Esiste un fenomeno che capita nemmeno tanto raramente, ma per la maggior parte di noi suonerà nuovo: l’intersessualità. Al momento della nascita, alcuni bambini non hanno il sesso ben definito, ma presentano cromosomi, genitali e caratteri sessuali secondari non definibili.
Finora la pratica medica imponeva la scelta di uno dei due caratteri, di solito quello predominante tra i due, e correggere chirurgicamente ciò che la natura aveva sbagliato. Il problema è che questo alla lunga portava a problemi di identità sessuale, ma anche a problemi fisici, più in là nella vita.
Per questo in questi giorni è riunito il mondo scientifico a Torino per un congresso promosso dall’ospedale Sant’Anna, in cui si discuterà del trattamento medico dell’intersessualità, per rendere più partecipi anche i genitori e trovare una soluzione maggiormente condivisa di quella “eticamente imposta” usata finora, e che in molti casi si è rivelata errata.
[Fonte: Ansa]