Il vostro bambino ha difficoltà nell‘imparare dagli errori commessi e continua imperterrito a ripetere sempre le stesse monellerie per cui lo sgridate?
Prima di mandarlo in collegio o disperarvi pensate piuttosto a rassegnarvi perché non è certo colpa del modo in cui è stato educato ma è un fatto genetico.
Finalmente è possibile dare una spiegazione scientifica alla lentezza e ai problemi nell’imparare dagli sbagli commessi che hanno spesso i più piccoli.
Secondo un recente studio, condotto dal Centro di sviluppo infantile dell’Università di Harvard, sarebbe tutta colpa dei geni.
Più precisamente il responsabile è un glitch, vale a dire un difetto, del Dna che provoca un calo dei recettori di dopamina a livello cerebrale, facendo diminuire la capacità di apprendimento.
Un esempio: se i bambini vanno a letto tardi prima di una prova importante come un’interrogazione, non servirà a nulla prendere un brutto voto perché continueranno ad andare a dormire tardi.
In poche parole, non riescono a trarre tesoro dalle esperienze negative per evitare la reiterazione del cattivo comportamento.
Una soluzione farmacologica al problema, secondo il neuropsichiatra dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma Stefano Vicari, potrebbe essere l’assunzione di metilfenidato che potenzia i circuiti neuronali.