Home » LE ETA' DELLA SALUTE » La Salute delle Donne » Come fare l’autopalpazione al seno, il video

Come fare l’autopalpazione al seno, il video

 Come si fa l’autopalpazione al seno? E perché è importante? Il tumore al seno si può affrontare, combattere e sconfiggere, ma molto dipende da quanto è precoce la sua diagnosi. Tutto parte da noi donne, dalla volontà che abbiamo di prenderci quotidianamente cura di noi e da quanto osserviamo ed ascoltiamo i segnali che il nostro organismo ci invia quotidianamente. Il primo e più semplice mezzo che abbiamo a disposizione per la diagnosi di un tumore della mammella è l’autopalpazione. E’ necessaria per conoscere bene il proprio corpo, le proprie mammelle ed individuarne prontamente le eventuali anomalie che un cancro, anche in fase non avanzata può provocare. In un video vi mostriamo le spiegazioni del caso, passo dopo passo, che non devono però prescindere la consulenza di un senologo.

Diciamo che sin da giovanissime è importante rivolgersi ad uno specialista per farsi spiegare la tecnica e questi video servono solo per ricordare o memorizzare la semplice pratica.

Riassumiamo in breve

Quando va fatta l’autopalpazione al seno?

Ogni mese, quattro-cinque giorni dopo la fine della mestruazione, quando la mammella si sgonfia leggermente, è meno tesa ed è più facile notare anomalie. Questo già dai 20 anni in poi, non solo perché si sta abbassando sempre di più l’età delle donne colpite da tumore al seno, ma soprattutto perché prima si inizia ad osservarsi e più profonda sarà la conoscenza del proprio corpo.

Come si fa l’autopalpazione al seno?

In pratica, la prima cosa da fare è osservarsi davanti ad uno specchio: occorre verificare che i seni siano simmetrici, che abbiano la stessa forma, questo sia frontalmente che lateralmente, con le braccia alzate e poi basse lungo i fianchi. E’ altresì importante controllare che non vi siano alterazioni o secrezioni in prossimità dei capezzoli. Per verificare, questi devono anche essere spremuti delicatamente,. Va notato se c’è un aumento di sensibilità o dolore. Poi si inizia la palpazione con movimenti circolari intorno alle singole mammelle, concentrandosi nell’area ascellare e nella parte alta ed esterna di questa (quadrante superiore laterale). Un qualunque dubbio o anomalia vi deve inviare ad una visita specialistica. Il senologo potrebbe consigliarvi un’ecografia mammaria o una mammografia. Basta poco per salvarsi la vita, solo qualche minuto.

Per approfondire leggete anche:

Prevenzione femminile, tutti gli esami da fare e quando

Come fare l’autopalpazione

Mammografia, quando farla?

Foto: Thinkstock