Dal banco degli imputati le sigarette scendono raramente. Il fumo provoca dipendenza, aumento del rischio di tumore ai polmoni, dei problemi di impotenza e disfunzione erettile, incide sul Dna mandando in tilt fino a 323 geni, peggiora la salute del fegato aggravando la steatosi epatica non alcolica, provoca l’invecchiamento precoce della pelle. Per non parlare dei danni indiretti alle persone vicine, il fumo passivo, e qui la lista degli effetti nocivi è lunga, soprattutto se vicino ai fumatori incalliti vivono i bambini: aumentato rischio di asma, di enfisema da adulti, allergie, maggiore frequenza di malattie delle vie respiratorie, bronchite, polmonite, tosse e catarro.
Se queste motivazioni non fossero sufficienti a convincervi a smettere di fumare, è di queste ultime ore, e mi rivolgo alle donne, la notizia che il tumore al seno è strettamente correlato al fumo. Sotto accusa stavolta però c’è in particolare la nicotina, e di conseguenza anche tutti quei prodotti che aiutano a darci un taglio con le bionde: gomme da masticare alla nicotina, cerotti a rilascio di nicotina e così via, anche se la loro incidenza sul cancro resta ancora tutta da dimostrare.
L’allarme viene da un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori della Taipei Medical University di Taiwan. Gli autori hanno preso in esame 276 campioni umani di cancro al seno, individuando nelle cellule un enorme quantità di recettori della nicotina e scoprendo che, se esposte a questa sostanza, le cellule sane sviluppavano con maggiori probabilità la forma tumorale. Stando a quanto affermato da Ilona Linnoila del Center for Cancer Research del britannico National Cancer Institute i dati diffusi da questa ricerca
suggeriscono non solo che il fumo potrebbe essere correlato alla carcinogenesi del seno, ma anche che la nicotina può contribuire direttamente al meccanismo molecolare di cancerogenesi.
Lo studio ha accertato, per la prima volta, il ruolo della nicotina nello sviluppo del tumore al seno, provando che
i recettori nicotinici nelle cellule di tumore del seno erano ‘sovra-espressi’ rispetto alle cellule normali circostanti.
[Fonti: Ansa; Agi Salute]