L’app che sottoponeva a liposuzione e ritocchi estetici la Barbie è stata ritirata dagli store online. Negli ultimi giorni l’attenzione mondiale si è focalizzata su questo programma per smartphone che diciamola tutta, è apparso poco educativo e di cattivo gusto.
Perché diciamo questo? Le motivazioni sono semplici. Premettendo che se si vuole ricorrere alla chirurgia estetica ed alla liposuzione non vi è nulla di male da parte degli adulti, “inculcare” questa idea nelle bambine o nelle ragazzine è assolutamente sbagliato. I ritocchi possibili riguardavano anche il viso della bambola, dando un esempio, converrete con noi, totalmente erroneo da seguire. Questo non significa che se le giovanissime vogliono migliorare il proprio aspetto non possano farlo, ma è consigliabile utilizzare come strumento per raggiungere tale scopo uno stile di vita corretto, attività fisica ed una alimentazione sana. L’app ora ritirata dal commercio si chiamava “Plastic Surgery & Plastic Doctor & Plastic Hospital Office for Barbie” e fortunatamente non compare più né nell’Apple Store che all’interno di Google Play Store.
Il tutto grazie ad una serie di proteste nate in rete. Lo sforzo più grande è giunto da associazioni contro le discriminazioni come “Everyday Sexism” che ha chiesto ai suoi seguaci su twitter di far sentire la propria voce in tal senso. Ovviamente vogliamo dare modo a voi di farvi la vostra opinione. Vi postiamo quindi la descrizione dell’app:
Questa ragazza sfortunata è così in sovrappeso che nessuna dieta può aiutarla. Nella nostra clinica può essere sottoposta alla liposuzione per renderla bella e magra. Dobbiamo fare dei tagli sulle aree con più problemi, lo vuoi operare tu?
Il messaggio che è possibile estrapolare da queste poche righe non ha bisogno di commenti ed il fatto che la app fosse ritenuta adatta ai bambini da nove anni su crea ancora più sconcerto. Ci sembra quindi naturale e giusto che si sia spinto per il suo ritiro. Possibile che si cerchi sempre il sensazionalismo sulle cose e mai di educare veramente?
Photo Credit | Apple Store