Home » Medicina News » La creatività è stimolata dalla noia

La creatività è stimolata dalla noia

Creatività e noia andrebbero di pari passo, sembra strano ma è così. Un ambiente pieno di stimoli aumenterebbe l’intelligenza dei singoli a discapito però dell’inventiva che scivolerebbe rovinosamente in secondo piano.

Secondo una ricerca pubblicata sul Creativity Research Journal, creatività e intelligenza seguirebbero tendenze opposte: dal 1990 ad oggi sono molte di più le persone che rispecchiano un quoziente intellettivo elevato ma davvero molte meno quelle che possono essere considerate creative. Quali allora le cause principali di una mancanza di inventiva, soprattutto nei bambini?

Sicuramente i ritmi frenetici di oggi che non lasciano assolutamente spazio alla creatività. Fin da piccolissimi i bambini sono costretti a seguire una tabella di marcia piuttosto rigida fatti di impegni scolastici ed extra scolastici; pochissimo, rispetto al passato, il tempo dedicato ai giochi e all’interrelazione con i bambini della stessa età. Un aspetto, questo, che incide in modo piuttosto evidente sulla inventiva perché è proprio dal confronto con gli altri che nascono le idee più bizzarre che sono invece messe a tacere in una giornata costruita a tavolino dove bisogna solo correre e rispettare gli impegni.

E se è vero che dormire aiuta la creatività, è altrettanto vero che l’inventiva va stimolata altrimenti non cresce. E non sono gli stimoli esterni a dovere alimentare le idee nei piccoli e meno piccoli. La noia è benzina per le nuove idee, come specificato su una ricerca pubblicata su Frontiers in Psychology. Predilire le attività di gioco poco strutturate (lettura e giochi all’aria aperta, per esempio), aiuta i bambini ad avere performance creative migliori che saranno poi ulteriormente migliorate nel tempo. Il consiglio, dunque, per chi ha bambini piccoli che ancora possono essere malleabili in materia di creatività è quello di stimolarli in questo senso. Sempre secondo quanto riportato su Frontiers in Psychology

bastano quattro giorni di full immersion nella natura, senza diavolerie elettroniche, per dare una tregua alla mente che, non più costretta a dare fondo alle sue capacità di attenzione, ritrova slancio e creatività

Foto | Thinkstock