Un intervento senza precedenti si è svolto circa due settimane fa all’ospedale capitolino S. Eugenio: una giovane donna ha ricevuto un fegato nuovo subito dopo aver dato alla luce un bimbo. La ragazza, una venticinquenne greca ridotta in fin di vita da un’epatite fulminante, era al settimo mese di gravidanza. I sanitari hanno quindi deciso di tentare un intervento estremamente rischioso per salvare la vita a lei e al bimbo che portava in grembo.
Dopo avere fatto partorire la donna hanno quindi immediatamente effettuato un trapianto di fegato. L’intervento, il primo al mondo per questo tipo di patologia, è durato 15 ore ed ha coinvolto venti operatori tra chirurghi, infermieri, anestesisti. Subito dopo il parto il bimbo, di un chilo e 300 grammi, è stato rianimato e trasferito nell’unità di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Bambin Gesù. Immediatamente dopo i medici hanno proceduto al trapianto di fegato sulla madre.
Attualmente la madre e il bambino stanno bene. Le loro condizioni sono state definite “soddisfacenti” dai sanitari. La donna sarebbe anche riuscita a sconfiggere il virus dell’Epatite B grazie alle terapie antivirali.