Nuovo caso di ebola in Italia? Un uomo di 39 anni, un senegalese proveniente dalla Nigeria, è stato ricoverato presso l’ospedale di Taormina con i sintomi della malattia, salvo poi essere stato trasferito a Messina in isolamento.
Campioni del suo sangue sono stati inviati a Roma, presso il Centro Nazionale di riferimento della malattia dello Spallanzani in modo tale da poter escludere l’avvenuto contagio. Dopo la guarigione del medico di Emergency colpito dall’ebola e curato nel nostro paese, sebbene se ne parli di meno sui media, l’attenzione nei confronti del virus dell’ebola è rimasta molta alta, portando giustamente i protocolli degli ospedali a scattare immediatamente in caso di sospetta contaminazione.
Quando ieri l’uomo si è presentato all’ospedale di Taormina con febbre alta e diarrea contenente sangue, per precauzione è stato condotto immediatamente in isolamento per la quarantena. La febbre emorragica in Nigeria è ancora un problema e l’unico modo per allontanare lo spettro di un ampio contagio, anche in paesi dove l’ assistenza sanitaria è buona come l’Italia, è quello di essere particolarmente attivi nella prevenzione.
I risultati delle sue analisi sono attesi per oggi: solo in questo modo sarà possibile depennare il virus dalle possibilità, insieme a quella già dismessa della malaria. In tal senso sono stati inviati a Roma sia campioni di sangue che di materiale organico. Ecco cosa ha spiegato l’azienda sanitaria di Messina dove si trova ricoverato l’uomo:
Il paziente, in atto ricoverato in isolamento, al momento è stabile e non presenta febbre. Sono in corso da parte dell’autorità di pubblica sicurezza accertamenti per verificare l’effettiva provenienza dalle zone africane a rischio.
Controlli necessari visto che il malato ha dato alle autorità due versioni discordanti. Data la pericolosità del virus è meglio essere solerti nei controlli piuttosto che tralasciare qualsiasi fattore necessario all’effettiva prevenzione. E fortunatamente i protocolli messi a punto nel nostro paese sembrano essere particolarmente validi.
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