La chiamano sindrome del letto malato. Sono le nostre lenzuola farci ammalare? E’ la domanda che dobbiamo porci ogni qual volta sviluppiamo allergie o raffreddori. Sono i microrganismi presenti nel nostro giaciglio a condurci verso le malattie di stagione più comuni?
Secondo la dottoressa specializzata in igiene Lisa Ackerley la risposta alla domanda sopra enunciata è positiva. Senza contare poi che tra gli agenti patogeni che possiamo riscontrare sui nostri materassi appaiono anche virus come quelli dell’influenza e allergeni che possono portare ad intossicazioni alimentari. Insomma, il nostro letto più che un fedele compagno di riposo ci sembra essere una sorta di “untore” che non si fa problemi a mettere a repentaglio la resistenza del nostro sistema immunitario.
Il metodo di “contagio” con il quale il nostro letto ci fa ammalare è molto lineare e basato inizialmente sugli acari che stazionano nello stesso. Essi si nutrono di pelle umana morta e tra le nostre lenzuola ne trovano grandi quantità. Quando apriamo la finestra e facciamo cambiare aria alla stanza favoriamo l’entrata di microrganismi inquinanti e particelle per noi invisibili che si trovano nell’aria. Indovinate cosa succede nel momento nel quale rifacciamo i nostri letti: creiamo una sorta di brodo di coltura nel quale il tutto ha modo di sedimentarsi fino a che non torniamo a casa la sera e non poggiamo nuovamente la testa sul nostro cuscino. Esponendoci quindi al rischio di allergie, eczemi, febbre e rash cutanei di diversa entità. Ancor di più se dormiamo nudi o con pochi vestiti addosso.
Per farvi rendere conto della pericolosità di alcuni di questi agenti patogeni basterà dirvi che il virus dell’influenza sopravvive in mezzo alle coperte ed è in grado di farlo anche se sottoposto ad un intero ciclo in lavatrice. Altro esempio? Anche il virus della salmonellosi è caratterizzato da un forte grado di resistenza tra le lenzuola. Vogliamo fare qualcosa per il nostro bene? Impariamo a cambiare il letto.
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