Lo stress da elezioni una nuova malattia? Chiamatela ansia, definitela preoccupazione, ma nell’organismo sembra instaurarsi una tensione impossibile da combattere e che secondo gli esperti può arrivare addirittura ad aumentare di almeno quattro volte il rischio di subire un infarto o problemi vascolari.
Ci prendiamo troppo sul serio? La crisi ha portato alla nascita di questo nuovo disturbo associato ad una condizione psicologica che si vede “senza scampo”? Ancora forse è troppo presto per dirlo, ma sono diversi gli studi presentati nel X Meeting Internazionale su Fibrillazione Atriale ed Infarto in questi giorni che correlano alla fine della campagna elettorale ed all’attesa dei risultati delle votazioni diversi disturbi a carico dei politici in competizione ed ancor più nei cittadini. Di solito nella compagine sottoposta al giudizio dei votanti i sintomi riscontrabili sono la febbre, malori di tipo circolatorio e problemi gastrici di diversa entità. E se per loro era un po’ prassi il manifestarsi di tali problematiche, secondo gli esperti è una novità che lo stress elettorale sia arrivato a colpire anche i cittadini chiamati a votare.
La situazione è ovviamente più pesante in quei votanti che a prescindere seguono appassionatamente la politica. Ricapitolando: l’ansia da elezioni può causare disturbi al battito cardiaco, alla pressione e alla circolazione sanguigna. Senza contare l’effetto psicologico: con il salire della tensione le persone o saltano i pasti o si abbuffano, abusano di alcolici e fumano più sigarette. E l’aumento del cortisolo dove lo mettiamo? Il metabolismo si trova ad alto rischio, anche nel caso della vittoria del proprio partito, alla quale solitamente segue una maggiore produzione di testosterone. Figurarsi in caso di perdita: in quel caso l’ormone dello stress continua a salire.
Come curarsi da questa malattia moderna? E’ abbastanza semplice se si ha la forza di farlo: seguire la dieta mediterranea senza indugiare in cibi troppo grassi e preferendo grandi dosi di frutta e verdura, un buon sonno e la capacità di calmarsi se le cose non sono andate come si era sperato. Basta poco. Né la crisi, né la politica meritano il sacrificio del nostro benessere.
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