Il vaccino antinfluenzale gratis, sino ad oggi offerto esclusivamente agli over 65, potrebbe essere esteso a chiunque abbia più di 50 anni. L’ipotesi è attualmente al vaglio del Ministero della Salute, secondo cui l’abbassamento dell’età minima genererebbe un risparmio, riducendo drasticamente i costi sociali della malattia durante la stagione invernale.
La scelta di estendere la gratuità del vaccino antinfluenzale agli ultra cinquantenni è stata resa pubblica all’interno di una circolare inerente le raccomandazioni per la stagione 2013-2014. L’obiettivo è quello di arginare il crescente aumento di assenze dal lavoro a causa dell’influenza, che puntuale come un orologio svizzero, ogni anno mette a letto milioni di italiani, causando alle imprese un costo economico non indifferente.
Nella circolare annuale del Ministero con le indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’influenza stagionale viene anche spiegato che non si tratta di una novità assoluta, poiché in molti paesi europei il vaccino gratis per gli ultracinquantenni è oramai all’ordine del giorno, come in Finlandia o in Gran Bretagna dove questo provvedimento è stato già preso da diverso tempo. In Italia, invece, è gratuito solo per gli over 65, i bambini in età scolare, le donne al secondo o terzo trimestre di gravidanza, gli operatori sanitari e gli adulti malati cronici.
In sostanza, se la gratuità del vaccino venisse estesa anche agli ultracinquantenni si tratterebbe di aggiungere ai circa 12 milioni di over 65 altri 7-8 milioni di soggetti, vaccinando praticamente 1/3 della popolazione, ma la spesa si ripagherebbe ampiamente in termini di ridotta degenza dei lavoratori appartenenti a questa fascia d’età come dimostrato da numerosi studi farmaco-economici.
L’idea di estendere la vaccinazione contro l’influenza anche ai bambini sotto i 5 anni (decisione presa da molti paesi dell’UE) è stata invece bocciata. Secondo gli esperti del Ministero della Salute, infatti, non ci sono ancora dati certi in grado di garantire la salvaguardia della loro salute.
Via| Ministero della Salute; Photo Credit| Thinkstock