Come fa il virus dell’Hiv a contagiare le cellule sane? Grazie ad una particolare proteina, un recettore in grado di attivare il meccanismo molecolare dell’infezione. Ad identificarla uno studio scientifico frutto della collaborazione tra il nostro Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma e dell’Istituto Gustave Roussy di Parigi, che ha anche individuato nuove molecole in grado di inibire l’attività di questa proteina. Ancora un nuovo passo avanti nella lotta all’Aids dunque, in grado di aprire nuove prospettive in ambito terapeutico.
Bloccare il diffondersi dell’infezione infatti significa evitare lo svilupparsi della malattia dell’Aids, e questo grazie alla creazione di nuovi farmaci, vaccini o creme vaginali. Ancora una volta non si tratta di fatti imminenti, ci vorranno altri test per studiare bene il comportamento di questi recettori, per poi passare a prove su animali ed infine sull’uomo. I risultati di questo lavoro internazionale saranno pubblicati a breve sulla rivista scientifica The Journal of Experimental Medicine.
La lotta all’Aids/hiv dunque non si ferma. Con regolarità arrivano notizie circa risultati positivi e questo deve confortare i numerosi pazienti colpiti da tale virus. Secondo i dati più recenti, solo nel nostro Paese si stima la presenza di circa 150.000 persone sieropositive, cioè affette da Hiv: uno su quattro senza consapevolezza. Tra questi più di 22.000 in Aids conclamato.
La prima diagnosi di aids è stata effettuata giusto trenta anni fa e le cose sono cambiate in positivo: oggi si infettano molte meno persone rispetto al passato, segno di un minimo di funzionamento delle campagne di prevenzione. Ma siamo sempre a 4.000 contagi l’anno, troppi, soprattutto se si considera che tali infezioni sono attualmente trasmesse tramite rapporti sessuali non protetti. Ridotta anche la mortalità, con un deciso aumento del numero dei sieropositivi viventi: le terapie individuate funzionano abbastanza. Purtroppo però una cura definitiva per l’aids non è ancora stata trovata e neppure un vaccino per l’hiv.
Le ultime novità sulla ricerca scientifica al riguardo le trovate nei seguenti post:
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