Preservare il cuore ed il suo funzionamento è uno dei fattori chiave per poter contare su un organismo funzionante e privo di problemi. Uno studio italiano condotto dal dottor Gianni Belcaro dell’Università di Chieti-Pescara e dai suoi ricercatori è stato in grado di dimostrare come l’estratto di corteccia di pino in combinazione con il coenzima Q10 sia in grado di migliorare lo stato di salute del cuore.
Nello specifico, a livello scientifico, si parla dell’unione del Pycnogenol e del Kaneka CoQ10 uniti insieme a formare lo PycnoQ10. Due sostanze in grado di rendere ottimale la funzionalità cardiaca. Si tratta di un risultato molto importante soprattutto in virtù di un periodo di tempo, quello rappresentato dagli ultimi anni, nel quale le diagnosi relative a scompensi cardiaci sono aumentate esponenzialmente. E per molteplici cause: attività fisica insufficiente, dieta squilibrata, stile di vita non adeguato.
Il poter usufruire di un elemento naturale caratterizzato da tali benefici rappresenta senza dubbio un’ottima notizia, specialmente se la maggior parte dei disturbi è relativa ad un indebolimento del muscolo cardiaco.
Come spiega il coordinatore della ricerca:
Molte condizioni che portano a insufficienza cardiaca non possono essere invertite, ma l’insufficienza cardiaca può spesso essere gestita dal medico con buoni risultati. Questo studio dimostra che una combinazione di Pycnogenol e CoQ10 offre una soluzione efficace, come coadiuvante naturale per la gestione della salute del cuore.
I partecipanti alla sperimentazione, condotta in singolo cieco con placebo di controllo, avevano tutti un’età compresa tra 54 ed i 68 anni, accompagnati da una diagnosi di ipertensione lieve-moderata e da insufficienza cardiaca congestizia stabile ai quali era stato diagnosticato inoltre uno “scompenso cardiaco con frazione di eiezione inferiore al 40% della loro capacità originale”.
Divisi in due gruppi, al primo sono state date 7 capsule da assumere ogni giorno, dopo colazione, con una combinazione di 15 mg di Pycnogenol e 50 mg di CoQ10 Kaneka. Quelli del secondo gruppo hanno invece ricevuto del placebo, il tutto ovviamente per entrambi i gruppi unito alla normale terapia.
Dopo tre mesi è stata registrata una significativa diminuzione della pressione sistolica e diastolica, nonché una diminuzione della frequenza cardiaca correlata ad un aumento della frazione di eiezione del cuore apri al 22,4% .
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Fonte:La Stampa