Il trapianto di cuore è una delle operazioni più complicate nel suo complesso. Oltre che per l’operazione in sè, le difficoltà si incontrano per diversi motivi: il costo elevato di un cuore artificiale (50 mila dollari), rischio di stress fisico, rischio di formazione di trombi dovuti a picchi di pressione, obbligo di prendere farmaci anticoagulanti.
Tutte queste difficoltà potrebbero essere presto eliminate grazie ad un’invenzione che arriva dall’India. A sperimentarla è stato l’ingegnere biomedico Sujoy Guha dell’Istituto indiano di tecnologia a Kharagpur, il quale ha deciso di imitare il cuore degli scarafaggi.
Questo organo è considerato molto più resistente di quello umano perché anziché utilizzare come pompa solo il ventricolo sinistro, utilizza 5 ventricoli, dividendo il lavoro e diminuendo drasticamente i rischi. Anche il costo è di gran lunga inferiore, circa 2.500 dollari (1.700 euro circa) grazie ai finanziamenti statali. Gli esperimenti effettuati sulle capre hanno dato esito positivo, e se la sperimentazione umana (prevista al massimo entro il 2011) dovesse dare buoni risultati, entro 5 anni potrebbe essere impiantabile in tutto il mondo.
[Fonte: Ansa]