Anche se può sembrare che centri poco, il controllo della pressione arteriosa potrebbe essere la migliore protezione conosciuta contro la demenza. In una serie di ricerche, gli scienziati hanno scansionato il cervello dei pazienti per mostrare come l’ipertensione comporta una sorta di cicatrici legate al successivo sviluppo di malattie come l’Alzheimer e altre demenze. Tali cicatrici possono cominciare ad accumularsi nella mezza età, decenni prima che i problemi di memoria vengano a galla.
La prova è tanto forte che il National Institutes of Health presto inizierà ad invitare ad iscriversi migliaia di malati di ipertensione ad uno studio per vedere se un trattamento aggressivo, che migliori la pressione sanguigna, possa proteggere non solo i loro cuori, ma anche il loro cervello.
L’età è il maggior fattore di rischio per il morbo di Alzheimer e altre forme di demenza che colpiscono circa una persona su otto dopo i 65 anni. Gli scienziati lungamente hanno notato che alcuni degli stessi problemi che riguardano il cuore (pressione alta, obesità, diabete) sembrano aumentare il rischio di demenza. Ma per anni, hanno pensato che il collegamento riguardasse la “demenza vascolare”, cioè i problemi legati alla memoria e a piccoli infarti.
Ora, spiegano gli specialisti, si sono resi conto che molti, se non la maggior parte dei pazienti, presentano un mix delle due demenze, capendo così che una non esclude l’altra. Alla base di tutto questo c’è la pressione arteriosa che, se elevata, può danneggiare i vasi sanguigni che alimentano la sostanza bianca del cervello, interrompendo i segnali che portano alla demenza.
Lo studio ha incluso 1.403 donne che sono state osservate in uno studio di riferimento del Women’s Health Initiative, che traccia la salute in post-menopausa. Dalla ricerca è risultato che peggiore era la pressione sanguigna, maggiore era il volume del danno della sostanza bianca, come spiegato dettagliatamente sul Journal of Clinical Hypertension.
Ci sono un sacco di motivi per abbassare la pressione sanguigna: l’ipertensione è una delle principali cause di infarto, ictus e insufficienza renale. L’obiettivo principale della cura è la salute del cuore e dei reni, ma se i dati saranno confermati, a questi due obiettivi potrà aggiungersi anche quello della demenza senile.
[Fonte: Yahoo]