Sembra che l’intervento chirurgico di bypass gastrico alla Roux, impiegato per ridurre l’obesità, sia in grado di diminuire anche la voglia di bere alcolici, e di conseguenza la dipendenza da alcol innalzando i valori dell’ormone GLP-1. A sostenerlo, è una ricerca condotto di recente dall’University of Cincinnati in Ohio.
I pazienti che si sono sottoposti al bypass gastrico, infatti, hanno riscontrato non soltanto un calo del peso, ma anche un minor desiderio di alcol, da attribuire, secondo gli esperti, ad un ormone dell’intestino tenue, il GLP-1 (Glucagon-like peptide 1), coinvolto nell’assunzione delle calorie, contenute negli alimenti, ma anche nelle bevande alcoliche.
Come ha spiegato John Davis, ricercatore a capo dello studio pubblicato sulla rivista Biological Psychiatry:
La procedura del bypass gastrico, nient’altro che una tasca per ridurre le dimensioni dello stomaco, espone l’intestino a una maggiore quantità di cibo rispetto alla norma: questo provoca una sovrapproduzione di GLP-1, che dice al corpo di non assumere più calorie.
La cosa non sarebbe poi così strana visto che uno studio apparso proprio recentemente, ha dimostrato come il bypass gastrico, ma anche gli altri metodi della chirurgia dell’obesità, siano in grado di modificare la produzione di alcuni ormoni intestinali, tra cui proprio il GLP-1, e di cambiare radicalmente le abitudini alimentari, tanto da portare la persona che si è sottoposta all’intervento, a rifiutare i cibi prediletti da sempre.
Questi ormoni, inoltre, così modificati, interferirebbero con il sistema nervoso, “spegnendo” i centri cerebrali della ricompensa. Più magri e più sobri, sembrerebbe, ma non bisogna dimenticare che il bypass gastrico comporta il rischio di complicazioni, come qualunque altro intervento chirurgico, rischi che non sempre superano i benefici, tra cui disidratazione, intolleranza ad alcuni alimenti, ipoglicemia, calcoli biliari, carenza di vitamine e minerali, e nei casi più rari, coaguli di sangue, sindrome di dumping (il cibo si muove troppo velocemente attraverso l’intestino tenue provocando nausea, vomito, diarrea, vertigini e sudorazione). Senza dimenticare che si tratta di un intervento sconsigliato in presenza di sindrome metabolica.
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