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Obesità, all’ospedale di Pisa arriva il pacemaker per indurre la sazietà

L’Ospedale di Pisa è il primo in Italia a dare il via alla sperimentazione del pacemaker Abiliti® sui pazienti obesi, con un intervento di chirurgia bariatrica. Si tratta di un sistema intelligente che aiuta i pazienti a perdere peso ottenendo risultati simili a quelli indotti dalla chirurgia bariatrica, ma con ulteriore minore invasività, meno rischi di complicanze e ridotta necessità di modificare il proprio stile di vita alimentare.

Il sistema Abiliti®, infatti, messo a punto dalla ditta IntraPace (ha ricevuto il marchio CE nell’Unione Europea, l’approvazione del comitato etico, ed è disponibile anche in Spagna, Germania e Inghilterra), consiste in uno stimolatore, basato sullo stesso principio di funzionamento dei pacemaker cardiaci, che invia impulsi elettrici allo stomaco del paziente in determinate fasce orarie, inducendo così senso di sazietà.

Lo studio avrà una durata di 2 anni, e coinvolge pazienti obesi con indice di massa corporea (rapporto fra peso e altezza) compreso fra 35 e 50, affetti da disordine alimentare, ossia abitudine a mangiare fuori dai pasti.

La tecnica chirurgica è la stessa della chirurgia bariatrica classica, ossia la via laparoscopica, ma l’impianto del dispositivo Abiliti® non comporta alcun bisogno di modificare parti anatomiche, come avviene invece per il bendaggio gastrico o il bypass gastrico.

Il dispositivo Abiliti®, invece, una volta impiantato e attivato, rileva quando una persona consuma cibo o bevande e invia semplicemente una serie di impulsi elettrici allo stomaco, che inducono la necessità di ingerire quantità di cibo ridotte per la presenza di una sensazione di pienezza. La stimolazione ad alta frequenza della parete dello stomaco aumenta infatti il senso di sazietà che già di per sé una persona avverte quando assume cibo o liquidi.

L’effetto finale è quindi di ridurre il volume di sostanza esterna ingerita. L’unico impegno da parte dei pazienti portatori di pacemaker gastrico è di rispettare l’orario di assunzione dei pasti, dal momento che lo stimolatore invia segnali al di fuori delle fasi prandiali.

La stimolazione gastrica, inoltre, viene personalizzata su ciascun paziente e il sistema contiene dei rivelatori destinati a tenere traccia del consumo energetico e dell’attività fisica effettuata, monitorizzando quindi i progressi di un paziente verso l’obiettivo della perdita di peso.

Via|Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana; Photo Credits|ThinkStock