Il farmaco Linagliptin è appena stato ammesso dalla Commissione Europea tra quelli utilizzabili nel trattamento del diabete di tipo 2. Questa nuova medicina potrà essere assunta in diverse modalità, a seconda delle esigenze del paziente, ed in particolare in combinazione con metformina, o con metformina e sulfanilurea, o in monoterapia, per controllare la glicemia in casi difficili, come quelli in cui le altre terapie non hanno funzionato.
Il Linagliptin verrà assunto in compresse da 5 mg, e verrà prescritto in particolare per i pazienti che, per problemi renali, hanno difficoltà a smaltire altri tipi di medicinali. Questo farmaco ha dimostrato di essere in grado di avere un effetto duraturo fino ad un anno, con effetti collaterali ridotti davvero al minimo.
A differenza degli altri inibitori della DPP-4, linagliptin è escreto prevalentemente per via biliare ed intestinale non metabolizzato, non richiedendo quindi un aggiustamento della dose in pazienti con una alterata funzionalità renale o epatica. Per questo linagliptin è disponibile in un unico dosaggio. Linagliptin è pertanto semplice da utilizzare per i medici, perché l’unico dosaggio è adatto per tutti i pazienti adulti
ha spiegato il Prof. Anthony Barnett, consulente dell’Heart of England NHS Foundation Trust e Professore Emerito di Medicina dell’Università di Birmingham. Il controllo sul farmaco è avvenuto sulla base di uno studio effettuato su seimila pazienti adulti affetti da diabete di tipo 2, suddivisi in gruppi in cui veniva dato il farmaco da solo, in combinazione con gli altri o veniva dato un placebo. Alla fine del periodo di studio, l’incidenza del farmaco si è dimostrata maggiore sulla glicemia rispetto alle altre combinazioni, con minori effetti collaterali. Addirittura, quando confrontato con un altro farmaco che oggi viene dato comunemente come il glimepiride, il linagliptin ha presentato 5 volte meno episodi glicemici.
Ora che la commissione europea ha dato l’ok alla commercializzazione, in breve tempo dovrebbe diventare disponibile sugli scaffali delle farmacie.
Diabete di tipo 2, la cura potrebbe essere nel tè africano
Diabete di tipo 2, rischio abbattuto con la dieta mediterranea
Diabete di tipo 2, si cura con la dieta