Sono necessarie nuove politiche sanitarie per combattere efficacemente il diabete. I numeri riguardanti la malattia sono comparabili in tutto e per tutto a quelli di un’epidemia globale e per salvare vite ed abbassare i costi dell’assistenza non si può rimanere immobili.
E’ questo che suggeriscono, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, i numeri forniti da quello che può essere considerato il più grande studio sul tema condotto dai ricercatori dell’Imperial College di Londra, in collaborazione con la School of Public Health di Harvard, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e molti enti tra i quali figura anche l’ISS Italiano. Pubblicati sulla rivista di settore The Lancet, i risultatu sono il frutto dell’analisi di almeno 751 studi di popolazione condotti tra il 1980 ed il 2014, per un campione totale di oltre 4 milioni di persone provenienti da ogni parte del mondo e di età superiore a 18 anni.
E si può notare immediatamente che il numero dei pazienti affetti da diabete sia quadruplicato in circa 30 anni sia per l’incremento della popolazione sia per il diffondersi di stili di vita non salutari. E le stime sono ancora più spaventose. Se questo trend continuerà tra meno di 10 anni vi saranno oltre 700 milioni malati di diabete e decise difficoltà di assistenza sanitaria per molti paesi. Come spiega Simona Giampaoli dell’ISS e tra gli autori dello studio:
Questo studio ha scattato, per la prima volta, una fotografia a tutto tondo del diabete attraverso i dati forniti da studi su popolazione generale, la cui presenza del diabete è stata misurata attraverso la determinazione della glicemia a digiuno e la storia clinica.[…] E’ quindi necessario intervenire a livello individuale e comunitario con politiche socio sanitarie adeguate che favoriscano e garantiscano la promozione e l’accessibilità verso stili di vita salutari. Va riscoperta la dieta mediterranea, varia e bilanciata, povera di zuccheri, povera di grassi di origine animale, colesterolo, sale e alcool, privilegiando prodotti quali verdure e frutta, possibilmente di stagione, pesce, cereali integrali e legumi, facendo attenzione a consumare porzioni modeste; va mantenuta una regolare e quotidiana attività fisica e perseguita l’abolizione dell’abitudine al fumo.
Bisogna darsi da fare.
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