Continuiamo la nostra carrellata di effetti indesiderati, sintomi e malori dovuti alle ondate di calore, fenomeno comune nei caldi mesi estivi, dovuto all’innalzamento protratto delle temperature atmosferiche, che si fa sentire soprattutto in città, dove l’afa è aggravata dal fenomeno dello urban warming, il surriscaldamento urbano.
Abbiamo già trattato abbondantemente del colpo di calore e della disidratazione, i rischi per la salute più comuni dovuti al caldo eccessivo. Ieri vi abbiamo parlato di edema e lipotimia. Oggi, seguendo sempre le indicazioni fornite con scrupolo dal Ministero della Salute, parliamo di crampi e e di congestione, due inconvenienti molto diffusi nei mesi estivi.
Partiamo dai crampi, che possono avere più di una causa all’origine:
- Uno squilibrio elettrolitico, soprattutto negli anziani che bevono poco o in persone che continuano a praticare attività fisica, malgrado sia sconsigliabile, anche in presenza di temperature torride e non reintegrano a sufficienza i liquidi persi con la sudorazione.
- Carenza di sodio dovuta alla perdita di liquidi, in persone non acclimatate che, malgrado assumano molti liquidi, non sono in grado di reintegrare i sali minerali persi. In questo caso si potrebbero accusare anche cefalea, stanchezza e affaticamento. Per risolvere l’ideale è reidratare introducendo nell’organismo molta acqua.
- Insufficienza venosa, spesso associata ad edema alle caviglie: si verifica soprattutto di notte o dopo essere stati a lungo in posizione eretta. Gli esperti consigliano di intervenire posizionando gli arti superiori del paziente sollevati di almeno 4 cm rispetto al cuore, e di procedere rinfrescando con acqua fredda gli arti inferiori.
Passiamo alla congestione che si verifica quando beviamo, durante o dopo i pasti, bibite ghiacciate, andando a rallentare o addirittura a bloccare la digestione. L’organismo surriscaldato, infatti, reagisce alle bevande troppo fredde accelerando l’afflusso di sangue all’addome, con sintomi quali sudorazione e dolore toracico. Gli esperti consigliano di interrompere qualsiasi attività, posizionando, da seduto o da sdraiato, l’infortunato in un luogo caldo e all’asciutto.
Se i sintomi persistono, non bisogna esitare a contattare immediatamente un medico.
[Fonte: Ministero della Salute]