Momentaneamente il pericolo dell’epidemia di tubercolosi nella zona di Bari è stato scongiurato. L’allarme era scattato una settimana fa quando una prostituta nigeriana, Jay Johnson, era morta a causa della tubercolosi polmonare che l’aveva colpita, e per la quale aveva rifiutato le cure per evitare la denuncia ed il rimpatrio.
Il protocollo della profilassi era subito scattato sui dipendenti dell’ospedale che l’avevano assistita, sui dipendenti del centro di accoglienza per immigrati di Palese, interpreti, soccorritori e sugli oltre 800 immigrati che erano presenti durante il soggiorno della ragazza. Di questi ben il 50% è risultato positivo al test degli anticorpi per la tubercolosi, ma ciò non significa aver contratto la malattia, ma soltanto essere venuti a contatto con la donna.
Infatti degli oltre 500 positivi, soltanto 11 finora sono risultati affetti da sindromi tubercolari, e di questi soltanto tre hanno avuto bisogno della terapia. Ricordiamo comunque che la Tbc è una malattia che, curata immediatamente, ha altissime probabilità di guarigione, e pare che questo sia il caso dei contagiati di Bari.
[Fonte: Repubblica]