La pandemia di coronavirus, a un anno dal suo inizio fa tracciare un pessimo bilancio, soprattutto per ciò che concerne la salute mentale delle persone: almeno quattro su dieci presentano disturbi da stress post traumatico, con conseguenze di un certo calibro nella gestione della quotidianità.
Mangiare bene per sentirsi meglio
Uno studio condotto negli Stati Uniti ma facilmente applicabile anche nel nostro paese, ha rivelato come siano moli gli effetti della pandemia sull’organismo delle persone, sia dal punto di vista fisico che psicologico: come indicato dalla rivista di settore Psychiatric Times la diffusione del virus ha causato la crescita di casi di ansia, stress e depressione in tutto il globo. La crescita di problemi di ordine psicologico è stata rilevata in maniera più imponente tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, tra gli operatori sanitari e tra i lavoratori nel campo dei servizi pubblici essenziali: tutte quelle categorie che per ragioni differenti hanno vissuto sulla propria pelle gli effetti sociali della pandemia di coronavirus.
La maggior parte delle persone i cui stati d’ansia e depressione si sono acuiti mostrano veri e propri sintomi dello stress post traumatico legato al Covid-19 : uno stato di cose denominato negli Stati Uniti come “Pandemic Paranoia”. Non bisogna però disperare dato che, secondo gli esperti, basterebbe seguire una alimentazione corretta per riuscire, insieme ad un personalizzato approccio professionale, a superare questo stato di cose.
Zuppe, comfort food contro lo stress
Dopo un anno continuare a vedere la propria vita messa in stand by da lockdown e restrizioni non è facile da sopportare, ma allo stesso tempo è basilare non lasciarsi vincere dalle emozioni negative e utilizzare il maggiore e forzato tempo a disposizione prendendosi cura di se stessi. Tra le varie opzioni vi è anche quello di cucinare un cibo che secondo il servizio nazionale sanitario britannico è di primaria importanza per assumere nutrienti e rimanere in forma. Come ha spiegato la biologa nutrizionista specializzata in scienza dell’alimentazione Valentina Schirò:
L’insolito ritmo lento delle giornate dovuto dalle limitazioni di movimento a causa della pandemia, ci offre la possibilità di prenderci più cura della nostra alimentazione. Abbiamo infatti l’opportunità di dedicarci alla preparazione di piatti come le zuppe che in genere, per motivi di tempo, non consumavamo frequentemente. Nella loro semplicità e versatilità, infatti, le zuppe, anche quelle già pronte, sono l’alimento ideale che può soddisfare il fabbisogno nutrizionale di vitamine, sali minerali, fibre e antiossidanti, ma soprattutto il nostro palato.
Prendersi cura della propria saluta mentale, a tutto tondo, è basilare.