La scarlattina è un’infezione dovuta ad un batterio, chiamato Streptococcus, che di solito si vede nei bambini. Nei piccoli in età pre-scolare e scolare è quasi normale, ed è una di quelle condizioni cosiddette “esantematiche” che è bene che i bimbi abbiano da piccoli in quanto sviluppano degli anticorpi grazie ai quali non possono più svilupparla in futuro, anche se, in caso di contatto con un altro tipo di streptococco, la malattia può tornare. Quando si è piccoli, si guarisce in fretta, ma quando la si contrae da adulti, la condizione può essere leggermente più seria.
Sintomi della Scarlattina
I sintomi di solito assomigliano a quelli dell’influenza, tanto che la scarlattina prende anche il nome di febbre scarlatta, e vanno dalla febbre ai dolori muscolari, dai brividi al mal di testa, mal di gola e vomito. Rispetto alla normale influenza però, comprende delle caratteristiche zone della pelle che si arrossano, specialmente nelle pieghe come quelle delle ascelle o dell’inguine, ed il gonfiore della lingua che diventa molto rossa. Nell’arco di pochi giorni la pelle arrossata si desquama e poi la condizione passa in 2-3 settimane.
Incubazione della Scarlattina
Di solito il periodo di incubazione è molto breve, uno o due giorni al massimo, e diventa altamente contagiosa da quel momento, tanto che di solito a scuola quando un bambino si ammala, si ammalano a catena anche i suoi compagni perché il contagio avviene per via aerea e per contatto.
Contagio della Scarlattina
E’ raro che colpisca sotto i due anni o gli adulti. Per i neonati non cambia nulla rispetto ai bimbi piccoli, mentre negli adulti la condizione può comportare maggiori complicazioni. In particolare una laringite molto forte, mentre possono comparire delle complicazioni come setticemia, encefalite, endocardite, osteomielite, malattia reumatica e glomerulonefrite, specialmente se la condizione non viene curata.
Cura della Scarlattina
Ma come si cura? Da quando esiste la medicina moderna, ed in particolare la penicillina, la malattia è facilmente curabile. Si comincia con gli antibiotici come le penicilline ed il riposo obbligatorio per 7-10 giorni e poi, se non bastano, si prova anche con il paracetamolo. I bambini non possono essere assolutamente portati a scuola per legge, e possono farvi ritorno solo due giorni dopo la terapia antibiotica. E’ importante che il paziente sia ben idratato. La cura per i bambini e per gli adulti è la stessa.
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[Fonti: My personal trainer; Dapuzzo]