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Medici no-vax: burocrazia alla base della non radiazione

Quello dei medici no-vax è un tema tra i più scottanti tra quelli che riguardano la campagna vaccinale e la lotta contro la pandemia di coronavirus: non di rado sanitari privi d’immunizzazione sono stati causa di focolai negli scorsi mesi. L’Ordine dei medici vorrebbe intervenire con la radiazione dall’Albo professionale ma non può per via di problemi burocratici.

Radiazione non possibile per cavillo burocratico

Quelli che possono essere definiti davvero no-vax tra i medici sono una percentuale, fortunatamente, davvero esigua: i dati ufficiali presentati dall’Ordine dei medici parlano di uno 0,1-0,2% e nella maggior parte dei casi gli operatori sanitari, nonostante una certa reticenza, si stanno adeguando alle leggi vigenti per il contrasto alla diffusione del Covid-19. Quello che lamenta l’Ordine è l’attuale impossibilità di radiare dal proprio albo anche quei medici che fanno propaganda contro i vaccini. “Ci proviamo“, hanno spiegato, “ma loro fanno ricorso e la sanzione si sospende, non diventa mai effettiva“. E la motivazione è prettamente burocratica, dato che la Commissione chiamata a esaminare il ricorso e decidere sulla radiazione nello specifico, è scaduta nel 2020. Lo ha spiegato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale dell’ordine dei medici (Fnomceo), all’interno di un articolo pubblicato sull’Huffington Post.

Entrando più nello specifico si parla della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie: si tratta dell’organo di giurisdizione speciale che è stato istituito all’interno del Ministero della Salute. I suoi componenti (magistrati e medici) vengono selezionati da quest’ultimo e dal Ministero della Giustizia e poi nominati ufficialmente dal premier. Essendo scaduta la commissione e non ancora rinnovata, i procedimenti a essa legati rimangono bloccati fino a che non verranno assegnati nuovi membri: pressioni sono già state fatte in tal tenso dal presidente del Fnomceo.

Ancora quasi 800 medici non vaccinati

I numeri parlano chiaro: secondo la stima eseguita dagli Ordini dei Medici sarebbero millecinquecento quelli ancora non vaccinati anche se almeno il 30% avrebbe già prenotato la vaccinazione. L’obbligo di vaccinazione per loro è stato deciso ad aprile grazie al dl 44/2021 e per chi rifiuta di vaccinarsi, il legislatore ha previsto la sospensione dall’Albo e dalla professione sanitaria e dall’attività lavorativa sino ad avvenuta vaccinazione e in ogni caso fino al 31 dicembre 2021.

E se la sospensione scatta in automatico, come spiegato la radiazione deve passare per l’organismo sopracitato. L’ultima stima della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e chirurghi (Fnomceo) registrava 728 casi in tutta Italia di medici sospesi.