Dopo il tragico caso della trentaquattrenne di Merano ridotta in fin di vita da una grave infezione che l’ha colpita in seguito all’inserimento di un piercing, del quale vi abbiamo parlato qualche giorno fa, è intenzione del Ministero del Welfare introdurre una legge che regolamenti l’attività di chi pratica piercing e tatuaggi.
Il provvedimento rappresenterà un passo fondamentale verso la tutela della salute dei cittadini e della professionalità di coloro che svolgono questo tipo di attività attenendosi strettamente alle direttive igieniche già imposte dal Ministero della salute.
Le complicazioni legate all’applicazione di un piercing dipendono infatti dalla mancata osservazione delle norme igienico-sanitarie e riguardano in Gran Bretagna, dove è stato condotto il primo studio medico in proposito, una persona su quattro. Lo studio è stato svolto dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine, su un campione di 10.503 persone oltre i 16 anni. 1.049 di queste avevano un piercing e l’1% dei giovani fra 16 e 24 avevano fatto ricorso alle cure di un medico.