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Colonscopia virtuale, cos’è e a cosa serve

Una nuova procedura diagnostica chiamata colonscopia virtuale utilizza dei raggi-X “potenziati” per l’individuazione di tumori e lesioni pre-cancerose quasi come le colonscopie standard, senza utilizzare una fotocamera inserita nel corpo umano. La procedura è stata ideata da dei ricercatori italiani.

La procedura virtuale avviene utilizzando la tomografia computerizzata (TAC), che potrebbe offrire un’alternativa per le persone che si vergognano o hanno paura di una colonoscopia standard (la quale consiste in una procedura invasiva molto scomoda), incoraggiando così il paziente a sottoporsi all’esame, spiega il dottor Daniele Regge dell’Istituto per la Ricerca e Cura del Cancro di Torino.

Il loro studio, pubblicato sul Journal of the American Medical Association, si aggiunge ad un crescente corpo di prove che dimostrano che le procedure di tomografia computerizzata sono sicure ed efficaci quasi quanto le colonscopie standard.

Il cancro del colon-retto è tra i primi tre tipi di cancro più diagnosticati nel mondo Occidentale e la seconda causa di morte da tumore, sia per gli uomini che per le donne. Era facilmente individuato in precedenza con la colonscopia, la quale consisteva in una piccola macchina fotografica infilata attraverso il retto. Il dispositivo era dotato di un paio di cesoie per eliminare sospette crescite chiamate polipi in modo che possano essere sottoposti a test per vedere se potevano diventare cancerosi.

Ma solo la metà circa di coloro che dovrebbero farle le fa effettivamente, in parte perché la procedura è imbarazzante, scomoda e può, in rari casi, causare danni. Durante la fase di sperimentazione, il team di Regge ha testato più di 1.000 persone, sottoponendo ciascun paziente sia ad una colonscopia reale che virtuale nello stesso giorno.

I raggi-X hanno scoperto 151 dei 177 pazienti che avevano una neoplasia avanzata, le lesioni con più probabilità di diventare tumori, se non rimosse.

La colonografia TAC ha rilevato 39 dei 41 partecipanti con il cancro, compresi tutti e 3 quelli con diametro compreso tra 6 a 9 mm

hanno scritto i ricercatori. Se la TAC rileva un polipo o un tumore, i pazienti devono sottoporsi ad una colonscopia standard per ottenerne un campione, ma le persone a cui non viene scoperto nulla, in realtà non è detto che non abbiano problemi, ma solo che la neoplasia possa essere sfuggita.

La colonografia con tomografia computerizzata ha mostrato di essere meglio accettata della colonscopia, e ha un basso rischio di eventi avversi gravi. In tal modo, essa può contribuire ad aumentare l’adesione delle persone che sono candidate per lo screening, che è il principale fattore negativo che ne altera l’efficacia nel ridurre la mortalità da cancro del colon-retto

ha concluso la squadra di Regge.

[Fonte: Health24]