Brevi scosse elettriche possono aiutare il corpo a rispondere meglio ad alcuni tipi di vaccini sperimentali contro l’AIDS. Alcuni ricercatori americani hanno iniettato un vaccino insieme a tre brevi impulsi elettrici per aprire le membrane cellulari in modo che il vaccino possa entrare più facilmente.
Sandhya Vasan del Aaron Diamond AIDS Research Center di New York ha inventato la tecnica, chiamata elettroporazione, la quale può essere particolarmente utile nella realizzazione di vaccini DNA, che usano proprio un agente infettivo di materiale genetico per suscitare una risposta immunitaria.
Con un breve impulso di energia elettrica, la nostra membrana cellulare si apre temporaneamente e permette a molto più DNA di entrare. Il motivo per cui i vaccini a DNA di per sé non innescano una risposta immunitaria forte è perché la maggior parte di esso ha non entra nelle cellule
ha spiegato Vasan alla Reuters.
Nello studio, Vasan e i suoi colleghi hanno usato un vaccino relativamente debole in un progetto sperimentale del 2001, con quattro geni di un virus dell’Aids che circolano in Cina. Quando il vaccino è stato somministrato per iniezione da solo, solo il 25% dei partecipanti ha sviluppato una risposta immunitaria. Ma riprovandoci nel periodo 2007-2009, quando allo stesso vaccino è stata affiancata l’elettroporazione, la risposta immunitaria è apparsa molto più forte.
Abbiamo migliorato il tasso, la durata ed anche l’ampiezza della risposta. C’erano quattro diversi geni del virus, per la dose più alta: la gente ha risposto a tre o anche quattro di questi geni.
Lo studio ha coinvolto 40 persone divise in cinque gruppi di otto. Tre gruppi hanno ricevuto il vaccino in diverse dosi con l’impulso elettrico. Al quarto gruppo è stato dato un placebo con l’elettricità, mentre alla quinta è stata data la dose più elevata con un’iniezione convenzionale.
I risultati hanno mostrato che quelli che hanno ricevuto iniezioni convenzionali non hanno avuto alcuna risposta immunitaria, mentre tre delle otto persone con la dose più bassa, più l’impulso elettrico hanno ottenuto una reazione, e tutti quelli con la dose più alta più l’elettroporazione hanno ottenuto la giusta risposta immunitaria.
Questa è la prima sperimentazione clinica di elettroporazione in volontari sani per un vaccino preventivo. Esso può essere applicato a molte malattie, molti altri vaccini, non solo per l’HIV
ha concluso Vasan
[Fonte: Health24]