La poltrona del dentista non farà più paura: nel giro di 3-5 anni la carie si curerà con un getto di plasma, ossia con un gas al plasma freddo che, spruzzato nella cavità ripulisce da tutti i batteri patogeni ed elimina tessuto infetto senza danneggiare il dente; soluzione rivoluzionaria è dell’equipe del dott. Rupi. Secondo quanto riferito sul Journal of Microbiology, i lampi di plasma nel giro di pochi secondi sono in grado di ridurre di 10 mila volte la concentrazione di batteri dentali.
Attualmente per rimuovere la carie (il risultato di un’infezione batterica che corrode smalto e dentina) si usa il trapario, rimuovendo il tessuto infetto e quindi intaccando l’interità del tessuto. Il ‘gas plasma’ consiste di una nube reattiva di particelle cariche elettriche (radicali liberi) prodotta dall’azione di un forte campo elettromagnetico su dentina ossigenata vaporizzata. Oggi è già in uso per la sterilizzazione di strumenti chirurgici sensibili al calore poiché la temperatura di questo processo con il plasma non supera i 50 gradi.
Il plasma usato dai ricercatori tedeschi è un plasma indolore; gli esperti lo hanno testato su dentina estratta da denti umani e cariata dai due principali batteri della carie, Streptococcus mutans e Lactobacillus; gli esperti hanno bombardato i denti in provetta per 6, 12 o 18 secondi e visto che basta ad eliminare il tessuto infetto. Più a lungo il dente è esposto al getto maggiore è la densità di batteri eliminata.
“Grazie alla bassa temperatura si può uccidere i microbi preservando i denti”
In questo modo privo di contatto fisico col dente stesso, il sorriso é al sicuro e la seduta dal dentista cessa di essere un incubo.
‘La ricerca in questo campo ha l’atto già enormi passi
– conclude Rupi`-
e da qui a 3-5 anni il trattamento clinico delle carie col plasma sarà realtà”.