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Dall’America sta per arrivare la pillola dei 100 anni

Tra poco non avrà più senso il detto “chi si fa i fatti suoi vive 100 anni”, perché al secolo di vita ci arriveremo più o meno tutti. Come fare? Semplice, con una pillola. I ricercatori dell’Institute for Aging Research all’Einstein college di New York hanno trovato il modo per allungare la vita, migliorandone anche la qualità. E’ inutile infatti superare i 90, e chissà, magari anche i 100, bloccati in un letto ad un respiratore, con un piede già nella fossa. Se invece arrivassimo arzilli ed in salute, senza rinunce o estreme attenzioni, alla veneranda età di 100 anni, allora ne varrebbe la pena provarci.

E’ quello di cui sono convinti i ricercatori americani, guidati dal genetista Nir Barzilai, che hanno trovato la soluzione nei geni degli ebrei Ashkenaziti, famosi per arrivare molto più facilmente di altri a festeggiare un secolo di vita. Spiega Barzilai infatti che se la popolazione Occidentale comune ha una possibilità su diecimila di superare i 100 anni, tra gli Ashkenaziti le possibilità sono 20 volte in più (uno ogni 500), senza peraltro soffrire di malattie comuni agli anziani. Tutto sta in tre geni che i ricercatori stanno cercando di sintetizzare in una pillola.

Il funzionamento della pillola è piuttosto semplice. In essa sono sintetizzati due geni che incrementano la produzione del cosiddetto “colesterolo buono”, il quale è in grado di ridurre il rischio di malattie cardiache e ictus, mentre l’altro gene previene il diabete. La capacità genica è considerata sufficiente in quanto la “battaglia” sullo stile di vita non funziona nelle persone osservate. Barzilai infatti ha analizzato 500 ebrei Ashkenaziti e ha scoperto che tra gli ultracentenari erano presenti anche obesi e fumatori incalliti, da due pacchetti al giorno per 40 anni.

Questa sorta di panacea inoltre, facendo funzionare meglio il nostro corpo, che a 100 anni fa sentire almeno 50 anni in meno, può contribuire ad evitare l’insorgere delle classiche malattie della vecchiaia, come il morbo di Alzheimer e le patologie cardiache. Per poter vedere questa pillola miracolosa sul mercato, però, bisognerà attendere almeno 3 anni, visto che la sperimentazione è ancora nella fase iniziale.

[Fonte: Repubblica]