Un antidiabetico potrebbe prevenire i tumori? La metformina sembra avere questa caratteristica importante almeno in base allo studio scientifico pubblicato su Nature Communication, frutto del lavoro di un team di ricercatori molecolari dell’Istituto Regina Elena di Roma. Non è la prima volta che accade: un farmaco utilizzato per trattare una patologia si dimostra efficace anche per un’altra. Ma stavolta i risultati dei test in vitro ed in vivo segnano un passo decisivo nella lotta contro il cancro, aprono nuove concrete nuove strade da percorrere. Vediamo bene di cosa si tratta e cosa è stato scoperto.
Lo studio, finanziato dal Ministero della Salute rientra nel Progetto Tevere portato avanti dal Regina Elena, che ha come obiettivo la prevenzione primaria del tumore al seno: ovvero cercare un modo di evitare che le donne sviluppino questa forma di cancro. Il tumore della mammella, insieme a quello del colon ha un tra i fattori di rischio principali l’iperinsulinemia, nota anche come diabete latente, condizione frequente nelle persone obese. La metformina è un farmaco antidiabetico già ampliamente utilizzato, privo di effetti collaterali che ha la capacità di ridurre, abbassare i livelli di insulina e glucosio nel sangue. In particolare parliamo della “biguanide metformina” in uso contro il diabete di tipo due. Molti lavori scientifici recenti hanno suggerito come questa sostanza potesse ridurre significativamente il rischio di sviluppare neoplasie, oltre che la mortalità per tumore.
Studi epidemiologici hanno invece dimostrato come i pazienti diabetici trattati con metformina si ammalino di cancro fino al 40 % in meno rispetto a coloro che vengono curati con insulina o sulfaniluree. In pratica è l’insulina in eccesso a favorire il maggior rischio di sviluppo di tumori nei pazienti affetti da obesità e diabete. Su Nature Communication dunque si spiega come la metformina agisce per contrastare tutto ciò: la cellula neoplastica ha un particolare metabolismo definito “anabolico”, il farmaco in questione è in grado di avviare tali cellule verso un riassetto fisiologico, normale, di tipo “catabolico”, ovvero riporta le cellule ad uno stato naturale, sano. Questo meccanismo aiuta a prevenire l’insorgenza di cancro alla mammella laddove esistono i sopraindicati fattori di rischio, intervenendo sul metabolismo delle nascenti cellule tumorali, in più, spiegano gli autori:
“Se il metabolismo di una cellula tumorale viene corretto le cellule rispondono meglio ad un trattamento chemioterapico”
I risultati positivi riscontrati per ciò che riguarda il tumore al seno fanno ben sperare anche per altre forme tumorali. Nello specifico nei laboratori del Regina Elena si sta testando la metformina anche contro i sarcomi ed i tumori gastrici.
Fonte: Ifo Ire
Foto: Thinkstock