Ora che comincia ad arrivare il freddo e ormai l’esposizione al sole in costume da bagno è diventata solo un ricordo, gli amanti della tintarella potrebbero cadere nell’errore di pensare di affidarsi alle abbronzature artificiali, nonostante gli appelli di scienziati di tutto il mondo che lanciano l’allarme sulla pericolosità di questa scelta. Come se i dati portati nei mesi e negli anni scorsi non fossero sufficienti, un nuovo studio, pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology, spiega che probabilmente i lettini abbronzanti sono ancora più pericolosi di quanto pensassimo. Non che prima li credessimo innocui.
Secondo i ricercatori britannici che hanno effettuato lo studio, i responsabili sono dei raggi UV di un tipo diverso di quello a cui la nostra pelle è abituata, tanto che la rendono più vulnerabile e facilitano l’insorgere del cancro alla pelle molto più della semplice esposizione al sole. Si tratterebbe infatti di raggi denominati UVA1, i quali penetrano più in profondità nella pelle, e questo aumenta il rischio di melanoma.
Per confermare la propria teoria, gli scienziati dell’Istituto di Dermatologia del St. John King’s College School of Medicine di Londra hanno sottoposto 12 volontari all’esposizione ai raggi UVA1 e UVB sulle natiche. La differenza tra questi due tipi di raggi è che gli UVB sono più corti. Dai dati rilevati è emerso che i raggi UVA1 hanno indotto un tipo di lesione chiamata dimeri di timina negli strati più profondi della pelle, mentre i raggi UVB, che hanno provocato maggiori lesioni cutanee, sono arrivati molto meno in profondità. Ciò significa che possono provocare il cancro della pelle con meno probabilità rispetto alla tipologia precedente.
Le dosi che abbiamo usato erano paragonabili per eritema e scottature ai raggi UVA e UVB più o meno equivalenti alle dosi necessarie per l’abbronzatura artificiale. L’abbronzatura indoor è come il fumo per la pelle. E’ ciò che di peggio puoi fare in termini di cancro e invecchiamento precoce della pelle
spiegato il co-autore Anthony R. Young, docente di dermatologia, il quale ha aggiunto di non credere a quei saloni che promettono trattamenti per aumentare la vitamina D con i lettini abbronzanti in quanto, secondo lui, si tratta di pure “schiocchezze”.
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[Fonte: Health24]