I cellulari e i telefoni cordless sono finiti di nuovo sul banco degli imputati. Alcuni studiosi, infatti, ritengono che siano dannosi, altri, invece che non abbiano alcun effetto sulla salute. Secondo una nuova ricerca, condotta presso l’Hospita Örebro in Svezia, un uso prolungato di questi apparecchi aumenterebbe il rischio di tumore al cervello.
I ricercatori scandinavi sostengono, infatti, che i cellulari o le apparecchiature cordless usati per oltre 10 anni e sempre dallo stesso lato, favoriscono l’insorgere del glioma, una particolare forma di tumore che ha origine dalle cellule gliali del cervello e che può causare mal di testa, disturbi del nervo cranico, nausea, vomito, e finanche la perdita della vista.
In questi ultimi 10 anni l’uso del cellulare, ma anche del cordless, che di fatto fa leva sulla stessa tecnologia dei telefoni cellulari, si è intensificato in modo vertiginoso, e con l’aumento del numero di questi apparecchi siamo maggiormente esposti alle radiazioni che emettono, in casa, in ufficio, ma anche nei luoghi pubblici.
Secondo i ricercatori il rischio più alto è proprio per gli adolescenti, che ne fanno un uso massiccio, ed è tanto maggiore quanto più viene utilizzato, soprattutto se sempre dallo stesso lato della testa. Per ridurre i danni, gli esperti suggeriscono di usare il vivavoce o l’auricolare quando possibile, di spegnere il telefono durante la notte o quando non serve, e mettere il telefono in modalità “aereo” quando disponibile.
Sul rapporto tra onde elettromagnetiche e tumore al cervello se ne parla già da molto tempo, e lo studio scandinavo non fa altro che confermare l’esito di numerosi studi condotti in merito. Sebbene non esista ancora una visione univoca sull’argomento, per quanto personalmente ritenga che le radiazioni emesse dai cellulari e dai telefoni cordless possano in qualche modo danneggiare la nostra salute, la cosa migliore che ci resta da fare è utilizzare con parsimonia questi apparecchi, che pure hanno una loro utilità.
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