Il tumore ovarico è un killer silenzioso che colpisce le donne e che mina la loro sopravvivenza rimanendo silente per molto tempo. La Giornata Mondiale contro questa malattia del prossimo 6 maggio serve proprio per mettere il punto sulle strategie da utilizzare per rendere la compagine femminile consapevole e quindi più protetta.
Il tumore ovarico potrebbe essere classificato come la neoplasia femminile meno conosciuta dalle sue potenziali vittime. In quante sanno che si tratta della patologia ginecologica con la peggiore prognosi? Il carcinoma dell’ovaio uccide, secondo le statistiche, più della metà delle donne che colpisce ogni anno, con una percentuale di sopravvivenza pari al 40% causata prima di tutto dalla mancanza di sintomatologia e dalla completo vuoto relativo ad efficaci sistemi di screening precoci che portano ad una diagnosi tardiva nella maggior parte dei casi.
Acto Onlus è una delle maggiori realtà che operano sul territorio ed ha deciso, in occasione della Giornata Mondiale del tumore ovarico di tentare di infrangere il muro di silenzio che avvolge la patologia. E lo farà non solo con eventi dedicati ma anche con un’importante campagna social: “Adesso lo so!” (#knownow). Si tratta di un hashtag rivolto principalmente a tutte le donne affette o che hanno sconfitto questo killer silenzioso ed ai loro caregiver che invita a condividere con delle brevi frasi su Twitter e sugli altri social network la propria esperienza con la neoplasia.
Perché questa scelta? Perché purtroppo non vi è messaggio più forte da condividere di quello di una persona che ha avuto a che fare con questa patologia e tutto quello che la stessa ha comportato.
Tra gli appuntamenti da non perdere il prossimo venerdì 6 maggio, il convegno organizzato a Milano dal tema “Tumore ovarico: cambiare il futuro si può” nel quale pazienti e famigliari potranno confrontarsi con gli esperti in merito a innovazioni diagnostiche e terapie.
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