Ottobre è il mese della lotta contro il tumore al seno. E la Lilt, la lega italiana per la lotta contro i tumori, riapre la campagna Nastro rosa. Una iniziativa promossa su tutto il territorio nazionale che punta non solo ad informare le donne su questa terribile patologia, ma promuove contemporaneamente visite e check up gratuiti. All’appello manca la città di Roma. Nella capitale infatti le strutture dell’associazione sono state chiuse.
I responsabili assicurano che le visite saranno garantite presso i grandi ospedali della capitale, ma va da sè che tra la popolazione femminile romana sia presente qualche mormorio di sconcerto. Per anni infatti la Lilt ha promosso nei suoi 395 ambulatori e 106 sezioni provinciali incontri gratuiti di consulenza e mammografie. Il fatto che proprio il capoluogo d’italia, a pochi giorni dall’inizio della campagna non abbia la certezza di sedi nelle quali svolgere questo utile servizio, lascia decisamente sconcertate le persone che si rivolgono al numero verde per la prenotazione.
Madrina del mese della prevenzione, quest’anno è Federica Pellegrini, asso della nazionale di nuoto italiano. La paura dei cittadini di un mancato appoggio delle strutture per ciò che riguarda le iniziative, nasce dalla scoperta della chiusura dei due ambulatori, avvenuta lo scorso giugno, sotto la necessità di un “riassetto logistico” con tanto di prestazioni sospese. Secondo le informazioni presenti sul web, le strutture della Lilt sarebbero dovute essere riaperte nel corso della seconda settimana di settembre, cosa non ancora avvenuta.
A maggiorare il danno, è arrivata poi la notizia del commissariamento della sezione provinciale. Oggi nel corso di una conferenza stampa presso il ministero della Salute, la Lilt, dovrebbe rendere note le decisioni prese in merito alla situazione romana.
Intanto si sa che le visite senologiche, già garantite, verranno tenute presso strutture che già in passato hanno dato il loro contributo alla campagna e che a causa di questo “imprevisto” aumenteranno la loro partecipazione: l’Idi, il Cristo Re ed il Nuovo Regina Margherita. Senza contare il supporto dell’ambulatorio Ilda.
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