L’artrosi del ginocchio (gonartrosi) è una patologia degenerativa da usura del ginocchio e può comparire sia in giovane età sia dopo i 40 anni. Va ad intaccare la cartilagine articolare e quando il trattamento protesico è impossibile, per ragioni di salute o per scelta del paziente, sono particolarmente indicate le infiltrazioni intra-articolari con acido ialuronico, la cui efficacia e sicurezza è stata confermata da nuove evidenze scientifiche.
L’acido ialuronico è una molecola dalle numerose potenzialità di utilizzo e per fare il punto sul suo impiego nelle patologie osteoarticolari i massimi esperti a livello internazionale si sono riuniranno domani al Convegno organizzato da Fidia Farmaceutici “Challenging the unmet needs in I.A.H.A. therapy”, che si svolgerà in occasione del congresso Eular (European League Against Rheumatism) in corso a Parigi da oggi sino al 14 giugno.
Come ha anticipato il professor Leonardo Punzi, Direttore dell’Unità di Reumatologia dell’Università di Padova, che interverrà in qualità di Chairman e di massimo esperto della terapia intra-articolare con acido ialuronico:
Quest’anno ci siamo concentrati sulle nuove applicazioni di un acido ialuronico innovativo, considerabile quale capostipite di una nuova classe che associa attività biologica e caratteristiche viscoelastiche e di permanenza nell’articolazione, quale terapia d’elezione per il trattamento intra-articolare dell’artrosi. I nuovi studi non solo hanno ulteriormente confermato l’efficacia di questa molecola nel ridurre i sintomi dolorosi e migliorare la funzione articolare, ma suggeriscono la possibilità che possa rivestire un ruolo anche nel rallentare il progressivo deterioramento della cartilagine.
Il nuovo prodotto, una formula di idrogel in grado di recuperare la sua struttura originaria anche dopo ripetuti stress meccanici, permetterebbe perciò di abbreviare la durata del ciclo terapeutico con conseguenti vantaggi per i pazienti. Durante il simposio verranno presentati anche alcuni studi sulla patogenesi dell’artrosi del ginocchio e sulla possibilità di utilizzare l’acido ialuronico precocemente dopo un trauma per rallentare o evitare l’accelerazione del processo artrosico.
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