Che l’aglio sia un toccasana per la nostra salute ce lo ripetevano da tempo nutrizionisti e medici. Tutto merito dell’allicina, un principio attivo che dà all’aglio il suo sapore e e il suo odore caratteristico, che agisce come il più potente antiossidante presente in natura. Ma fino ad ora non era stato chiarito in che modo funzionasse l’allicina e cosa la distinguesse e rendesse più efficace dei più comuni antiossidanti come la vitamina E e il coenzima Q10, che bloccano gli effetti dannosi dei radicali. Un equipe di ricercatori della Queen University ha finalmente fatto luce sulle qualità salutari dell’aglio, indagando sul funzionamento dei suoi principi attivi, come spiega il professor Derek Pratt che ha guidato lo studio:
Noi non comprendevamo come l’aglio potesse essere un così efficace antiossidante, poiché non ha una notevole quantità di composti di solito responsabili per l’alta attività antiossidante nelle piante, come ad esempio i flavonoidi che si trovano nel tè verde e nell’uva. Se l’allicina è la sola responsabile di questa proprietà antiossidante dell’aglio, volevamo sapere come agisse nello specifico.
Il gruppo di ricerca ha messo in dubbio la capacità dell’allicina di danneggiare in modo efficace i radicali, e ha considerato la possibilità che fosse un prodotto della decomposizione dell’allicina il vero responsabile. Attraverso la sperimentazione di allicina prodotta sinteticamente, hanno scoperto che un acido prodotto quando il composto si decompone reagisce rapidamente con i radicali:
E’ la decomposizione dell’allicina che provoca la generazione di un potente antiossidante. La reazione tra l’acido che si viene a formare e i radicali è la più veloce mai osservata sinora e garantisce un processo antiossidante potentissimo e rapidissimo mai osservato prima.
La ricerca è importantissima perchè consente di poter procedere alla formulazione chimica di medicinali che sfruttino al massimo le potenzialità antiossidanti dell’aglio, con composti concentrati che scatenino la decomposizione dell’allicina e quindi la repentina reazione contro i radicali liberi.
I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla rivista di divulgazione scientifica Angewandte Chemie.
[Fonte: Queen’s University (2009, January 31). Chemists Shed Light On Health Benefits Of Garlic. ScienceDaily. Retrieved January 31, 2009, from http://www.sciencedaily.com /releases/2009/01/090130154901.htm]