Può l’anoressia essere causata da un problema di metabolizzazione da parte del nostro organismo del colesterolo? E’ una semplice ipotesi saltata fuori grazie ad uno studio condotto dall’Istituto Scripps Research (TSRI) negli Stati Uniti. Che potrebbe avere però qualche fondamento.
L’anoressia è un problema grave che colpisce sia uomini e donne ed in particolare i giovanissimi. I ricercatori sono ancora alla ricerca di una causa scatenante. Si parla quindi sopratutto di ipotesi al momento, sia quando il disturbo viene esaminato da un punto di vista psicologico che fisiologico. Questa ricerca potrebbe aprire una nuova strada che porti alla comprensione del problema. Solo in Italia sono circa tre milioni le persone che ne soffrono, quasi tutte donne e minore età (circa 12 anni di età media, N.d.R.)
Secondo gli scienziati del centro statunitense di ricerca l’umore e quello che dovrebbe essere il normale comportamento alimentare delle persone verrebbero “ disturbati” da alcune variazioni del gene chiamato a codificare l’enzima che si occupa di regolare il metabolismo del colesterolo. Il coordinatore della ricerca, il professor Nicholas J. Schork insieme ad un gruppo di colleghi provenienti da tutto il mondo e con il supporto di circa 20 istituti di ricerca sparsi nei vari continenti, è stato in grado di analizzare tutte le informazioni genetiche di un campione formato da oltre 3 mila individui, di cui 1200 malati e circa 2 mila sani. I risultati dell’analisi sono stati pubblicati sulla rivista Molecular Psychiatry e pur se necessitanti di maggiori conferme, i dati raccolti relativamente al gene denominato EPHX2 sembrano essere alquanto chiari: nonostante l’iponutrizione, i livelli di colesterolo delle persone affette da anoressia sono risultati molto elevati, proprio a causa del malfunzionamento di questo gene.
Ulteriori ricerche, lo ribadiamo, saranno necessarie per stabilire se vi sia una correlazione causa-effetto. Quel che vi consigliamo è di agire immediatamente se pensate che un vostro caro possa soffrire di anoressia. Portatelo in un centro specializzato, nel quale dei professionisti potranno aiutarvi nella gestione del disturbo e nella ricerca di una sua soluzione.
Fonte | Molecular Psychiatry
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