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Bambini al cellulare rischiano tumori al cervello

Se dieci anni fa ci avessero detto che nelle classi elementari ogni bambino avrebbe avuto sotto il banco un telefono cellulare personale, avremmo certamente riso di una simile eventualità, considerandola pressocchè irrealizzabile.
Oggi sembra invece naturale disporre di un telefonino già dalla prima infanzia. Nell’adolescenza, poi, è considerato assolutamente indispensabile per la vita sociale e per stare al passo con i tempi.

Gli esperti si interrogano da tempo sugli effetti che ha l’uso dei dispositivi cellulari sulla salute e in particolare sulla relazione tra telefoni mobili e cancro. Finora non era stata accertata scientificamente nessuna delle presunte e allarmanti connessioni postulate da alcuni scienziati. Tuttavia, recenti ricerche mettono in guardia dal rischio tumore al cervello per i giovanissimi che fanno uso del telefono portatile.


Secondo uno studio effettuato da ricercatori svedesi coordinati dal professor Lennart Hardell, dell’università di Orebro, le radiazioni dei cellulari sarebbero infatti pericolose e aumenterebbero il rischio di insorgenza di tumori al cervello.
In futuro potrebbe esserci una vera e propria epidemia di forme di cancro provocate dall’esposizione alle radiazioni dei cellulari. In particolare, le forme cancerogene legate all’impiego del telefonino in tenera età sono il glioma e il neuroma acustico. Tra questi, il neuroma è di tipo benigno, ma porta spesso i soggetti che ne sono colpiti alla perdita completa dell’udito.

Malgrado l’esposizione alle radiazioni sia nociva in ogni fascia d’età, i bambini, secondo gli autori della ricerca, sarebbero i soggetti più esposti e vulnerabili, perchè il loro cervello è protetto da uno strato di cranio più sottile, che rende più permeabili nella materia grigia le radiazioni.
Gli effetti nocivi sono a lungo termine e solo dopo anni si verifica l’insorgenza di tumori.

Per evitare ogni tipo di rischio gli esperti suggeriscono ai più giovani un uso limitato del telefonino: gli adolescenti possono usare messaggini e viva voce, mentre l’uso del cellulare dovrebbe essere completamente precluso ai bambini sotto i dodici anni se non in casi di emergenza.
Il divieto vige fino ai venti anni, quando il cervello completa il suo sviluppo.

Lo studio, che riapre l’allarme sull’uso sconsiderato dei cellulari tra i giovani, è stato presentato nel corso del congresso della Royal Society di Londra incentrato sul tema “telefonini e salute‘ ed è stato pubblicato sul domenicale britannico Independent on Sunday.