La carenza di vitamina D può causare il diabete. Lo sostengono i ricercatori dell’Università di Malaga sottolineando ancora una volta l’importanza che questo elemento possiede per il corretto funzionamento del corpo umano.
Livelli bassi di vitamina D, secondo gli esperti, possono condurre ad allo sviluppo di diabete ancor di più dell’obesità. Gli scienziati, nel corso di una sperimentazione hanno verificato come la mancanza di vitamina D porti i pazienti con più velocità verso uno stato di “pre-diabete”. Esso è in pratica quella situazione in cui il corpo coesiste con un alto livello di zuccheri nel sangue che si trasforma, nel giro di 10 anni, in diabete di tipo 2 o sindrome metabolica, che consiste nello stesso accompagnato da obesità e pressione alta.
Gli scienziati sono giunti a queste conclusioni dopo aver preso in esame i livelli di vitamina D di un campione di 148 persone. I volontari sono stati sottoposti ad un test per la diagnosi del diabete ed alla misurazione dell’indice di massa corporea. Una volta raccolti i dati è stato possibile rilevare che le persone obese non affette da disturbi del metabolismo avevano più alti livelli di vitamina D rispetto coloro che presentavano il diabete, mentre persone magre con diabete presentavano più probabilità di avere bassi livelli di vitamina D. Come fare per assicurarsi di assumere la giusta quantità di vitamina D? La primaria fonte deve essere ovviamente il cibo. Privilegiate quindi nella vostra alimentazione il pesce. Quando lo stesso è crudo e grasso ne contiene di più, quindi se ne avete la possibilità consumate del sushi. O puntate su tonno, sardine, aringa e salmone: tutti pesci che ne contengono in buona quantità.
Anche il latte ed i suoi derivati, le ostriche ed in parte alcuni tipi di insaccati, per quanto insospettabili, possono aiutarvi ad immagazzinare la giusta quantità di vitamina D da sfruttare per la salute delle vostre ossa e del vostro sistema immunitario.
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