Cosa è la fase N1 del sonno? Non ne sentiamo parlare tantissimo eppure è una di quelle parti del nostro dormire che può effettivamente avere un effetto sul nostro agire.
Come aiuta la fase N1 del sonno
Come? Gestendo la nostra creatività. La fase N1 del sonno è quel classico riposino di 10 minuti che ci dà la possibilità di riorganizzare i nostri pensieri e aumentare le nostre capacità di problem solving. È anche perfetto per dare un boost alla nostra memoria. Qualcosa che viene confermato dai diversi studi eseguiti in materia.
Questa dormita di circa 10 minuti, chiamata fase N1 del sonno, è perfetta da sfruttare non solo per rilassarci un poco ma anche per dare una nuova spinta alla nostra creatività, soprattutto se abbiamo un blocco. O abbiamo bisogno di risolvere dei problemi agendo fuori dai classici schemi. La fase N1 del sonno è quel nostro dormire nel quale l’organismo passa dalla veglia all’addormentamento.
In poche parole, spiegano gli esperti, quando stiamo a metà tra il sogno e la realtà. Ed è quel momento del nostro riposo nel quale la nostra mente sembra avere una maggiore spinta creativa, aiutandoci a risolvere anche le problematiche sulle quali rimaniamo incatenati troppo.
Una ricerca recente pubblicata sulla rivista di settore Scientific reports ci consente di sfruttare in maniera controllata la nostra creatività proprio durante la fase N1 del sonno. È quel momento nel quale, se riusciamo a instradare i nostri pensieri su particolari strade di nostro interesse, possiamo trarre da questo riposare non solo giovamento ma anche ispirazione.
Bastano davvero pochi minuti
Sono davvero pochi minuti quelli di questa parte particolare del nostro sonno ma valgono moltissimo. Utilizzando un dispositivo denominato Dormio, un guanto con dei sensori posti sul polso e sulle dita dell’utente, hanno misurato i tempi di reazione di questa fase. Parliamo di un apparecchio in grado anche di inviare dei messaggi audio a chi lo indossa e di registrare le sue voci.
Utilizzandolo è stato possibile individuare quale fosse di preciso la fase N1 del sonno, della durata di non più di 10 minuti e verificare le sue potenzialità. Come ricorda al Corriere della Sera Luigi Ferini Strambi, primario del centro di medicina del sonno del San Raffaele di Milano, già personaggi come Salvador Dalì e Thomas Edison avevano compreso l’importanza di questa fase del sonno.
Prima di creare o per cercare respirazione in tal senso questi si lasciavano andare a un pisolino brevissimo dal quale uscivano decisamente più creativi di prima.