Gay si nasce? Utilizziamo il punto di domanda perché il tema è sempre stato al centro di dibattito a livello biologico. Ora una ricerca medica porta l’ago della bilancia seriamente verso questa possibilità. Scopriamone di più insieme.
Che l’omosessualità sia un tratto della persona determinato alla nascita è convinzione comune e largamente diffusa anche nel mondo scientifico. Per fare un paragone che calzi, l’orientamento sessuale sarebbe come il coore dei nostri capelli o dei nostri occhi, ovvero un nostro tratto naturale. Non mancano voci contrarie che vogliono classificare l’omosessualità erronamente come una scelta deliberata, basando poi su tutto questo tutta una serie di comportamenti socialmente inaccettabili di risposta (leggasi omofobia, N.d.R.).
Lo studio pubblicato sulla rivista di settore Psychological Medicine e condotto dalla NorthShore University HealtSystem Research Institute ha trovato le prime “prove” di una determinazione biologica dell’orientamento sessuale del cromosoma X. Ovvero, tradotto in parole semplici, la dimostrazione di come l’omosessualità, così come gli altri orientamenti, sarebbero null’altro che delle varietà del genere umano.
Gli scienziati, studiando un campione di 409 coppie di gemelli gay eterozigoti hanno trovato un collegamento tra il genoma e l’orientamento sessuale maschile. Sono stati infatti scoperte determinate aree del cromosoma X specifiche in tutti i partecipanti allo studio. Entrando nelle specifiche tecniche le regioni che dimostrerebbero la natura biologica dell’attrazione verso le persone dello stesso sesso sono la Xq28 e la 8q12. Le stesse erano state rilevate anche nel 1993 e nel 2005 ma non erano state mai studiate a fondo.
Il campione è stato scelto eterozigote per poter contare su un corredo genetico diverso per ogni coppia. Analizzando i polimorfismi a singolo nucleotide dei cromosomi dei volontari, è emerso che quello dell’omosessualità è l’unico tratto comune a tutti. Nessun gene è stato ancora trovato, ma gli scienziati sono convinti che sia riscontrabile con ulteriori studi nelle due aree evidenziate. E’ evidente, se ce ne fosse stato bisogno, che questa ricerca pone un forte stop alla teoria che le persone scelgano la propria sessualità.
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