Vi state interrogando sulla maggiore longevità femminile e volete una risposta? L’ha appena trovata un’equipe composta da scienziati dell’Università di Firenze e di Perugia e dell’Istituto Prosperius che ha scoperto come un ormone prodotto dalle donne naturalmente durante una gravidanza sia alla basse dell’aspettativa di vita più lunga delle stesse. E non solo: sembra avere infatti anche un ottimo effetto come terapia per arteriosclerosi, ictus ed insufficienza cardiaca.
Questi sono i risultati di un serie di ricerche pluriennali coordinate dal prof. Mario Bigazzi, presentati giusto in questi giorni negli Stati Uniti presso il meeting in corso all’ American Endocrine Society ENDO 2012: studi che hanno colpito molto gli esperti e che hanno ottenuto estrema risonanza in ambito scientifico. Il nome di questo ormone è “relaxina” ed è adibito al rilassamento muscolare e pelvico necessario all’espulsione del bambino dall’utero.
Il primo studio, unico nel suo genere, ha preso in considerazione un gruppo di 36 pazienti colpiti da ictus, trattati randomicamente per metà trattati con 40 microgrammi al giorno di relaxina pura di origine animale in aggiunta alla riabilitazione alla quale accedevano tutti i coinvolti. A venti ed a 40 giorni dall’inizio della terapia, coloro che assumevano questo ormone ha presentato miglioramenti molto più evidenti rispetto a quelli che non ne facevano uso. Un’altra ricerca condotta dagli scienziati ipotizza al contrario una forte efficacia della relaxina nella cura delle arteriopatie periferiche. Commentano i ricercatori:
La Relaxina può davvero essere una innovativa terapia per le malattie cardiovascolari, poiché induce dilatazione dei microvasi, aumenta il flusso sanguigno, inibisce la formazione di trombociti e neoplasie.
Anche in questo caso è stato scelto un gruppo di pazienti con problemi di circolazione periferica. Il primo è stato sottoposto a placebo, l’altro all’assunzione giornaliera di 20microgrammi di relaxina per via orale per dodici settimane. In tre mesi e senza controindicazione, il dolore provato dai malati è scomparso, grazie alla liberazione delle arterie. Tra di essi vi è stato il caso eclatante di un paziente in attesa di amputazione per la grave arteriopatia aggravata da tromboflebiti. Gli scienziati coordinati dal prof. Bigazzi hanno tentato un trattamento quotidiano semestrale di iniezioni subcutanee di relaxina. E poi in un follow up di 4 anni, due cicli di tre mesi, per due volte l’anno per iniezioni e per via orale.
L’uomo non solo dopo 4 mesi ha presentato notevoli miglioramenti della circolazione, delle ulcere e dello stato della sua pelle, ma ha continuato a stupire i ricercatori con, a quattro anni di distanza ed una amputazione scoraggiata, con la creazione spontanea di una nuova arteria, un “bypass spontaneo”, primo fenomeno di questo tipo nella storia della medicina.
Al momento in Europa sono in corso dei trial clinici per valutare gli effetti di una forma sintetica di Relaxina su pazienti con gravi scompensi cardiaci acuti. Piccola curiosità: la relaxina permane nel sangue delle donne fino alla menopausa… non c’è da stupirsi della loro longevità, ma sarà interessante scoprire come gli scienziati trasformeranno questa scoperta in terapie efficaci contro le principali patologie che accorciano la vita di uomini e donne.
American Endocrine Society ENDO 2012
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