Lo conferma uno studio pubblicato dal British Medical Journal. I ricercatori hanno usato quattro motori di ricerca per scovare i siti che trattassero di suicidio, e i tre risultati più frequenti erano tutti siti a favore del suicidio.
Inutile dire che si sono sollevate le polemiche, e le richieste di dare la priorità alle pagine web contro il suicidio si sono moltiplicate. In molte campagne sulla salute mentale, si accusano i siti pro-suicidio di agire negativamente sulle persone vulnerabili e sulla psiche di uomini e donne che soffrono di gravi stati depressivi, o di turbe psicologiche.
Su 240 siti rilevati, 90 erano interamente dedicati al suicidio, la metà dei quali lo favoriva, suggerendo addirittura i metodi e le migliori tecniche per mettere fine alla propria vita. Alcuni erano dei forum, in cui ci si confrontava sul miglior modo di farla finita.
Gli studiosi sono rimasti sconcertati dalla facilità con cui è possibile reperire informazioni su come suicidarsi, con una semplice ricerca in rete.
Ecco uno dei tanti consigli che si possono leggere cliccando tra i primissimi risultati:
Per prima cosa dovete farvi il veleno, è molto semplice: prendete un contenitore di rame, lo riempite di piombini che ricoprirete con dell’aceto, chiudete bene il contenitore di rame e lasciatelo riposare per almeno due settimane, poi vi preparerete un’insalata che condirete con l’aceto avvelenato e dopo un po’ morirete!
Eccone un altro:
Se lavorate in un ospedale potete rubare dei barbiturici o del veleno come cianuro, arsenico, stricnina ecc. e mangiarlo. Se usate i barbiturici, per piacere non avvertite qualcuno quando li prendete, questo perché se lo sa qualcuno avverte il 118 o enti analoghi i quali vi vengono a prendere dove vi trovate, vi fanno una lavanda gastrica, vi salvano e voi oltre a non essere morti vi fate pure la figura di merda del pazzo che si vuole suicidare!!!
Potrei andare avanti per ore, ci sono consigli su come uccidersi con arma da fuoco, per asfissia, con la corrente elettrica, e addirittura per il suicidio di coppia:
Per eseguire questo tipo di morte volontaria servono due automobili, due orologi e una strada abbastanza lunga.
come procedere: bisogna disporre le autovetture agli antipodi (per gli ignoranti: una all’inizio e l’altra alla fine della strada una di fronte all’altra) dopodiché si sincronizzano gli orologi, ci si dà un’ora di “partenza” e entrambi i compagni di morte vanno a prendere posto in macchina, quando arriva il momento prestabilito ognuno mette in moto l’auto e alla massima velocità va avanti fino a quando non si causa un frontale!!!
Se provi con suicidio e metodi suicidarsi in italiano vengono fuori perlo più siti di aiuto e pagine di psicologia.. almeno da noi non succede 🙂
al terzo risultato, quindi tra i primissimi, vengono fuori siti che spingono al suicidio, anche in Italia… abbiamo usato motori di ricerca diversi io e te 😉
http://www.google.it/search?hl=it&q=come+suicidarsi&btnG=Cerca+con+Google&meta=
e guarda questo 🙂
http://spazioinwind.libero.it/killer88/suicidio.htm
però ci sono anche siti di supporto tra i primi risultati, è vero. Il punto è che se si vogliono trovare informazioni su come suicidarsi si trovano nelle prime pagine, e dettagliatissime…
Camillo Miller dice:
È comunque vergognoso che venga premiato il bombardamento di Google: in ogni caso chi vuole farsi fuori si ammazza, con o senza l’aiuto di Internet…
per lo più i siti italiani sono di aiuto psicologico e non servono a nulla , nè a dissuadere , nè ad insegnare. Ho già preso la mia decisione , il materiale ce l’ ho ( per la mia professione è facile procurarsi il tutto) , rimane la parte più importante e difficile , sopprimere totalmente l’impulso finale a desistere. Io ci sto provando , e sono sulla buona strada.
I problemi sono i miei , della mia vita e morte decido io , non gli “altri” ( moglie , amici… -!?) nel senso di alter :estraneo a me.
La mia vita non è sacra
@ Claudio:
ma non pensi a come soffrirebbe tua moglie e i tuoi amici??
bah…sei senza cuore se vuoi lasciarli senza nemmeno salutarli…
@ Claudio
Io sono quasi nella tua stessa condizione, ma non ho la fortuna di avere un lavoro, tu quale lavoro fai?
e non ho ne moglie(o cmq una relazione stabile) ne figli…
Tu quale metodo avresti scelto??
Grazie
@ raffaele:
Ciao, non so cosa si può provare in fondo al cuore per desiderare il suicidio. Ma è importante che qualcuno ti stimoli a cercare aiuto. Non saranno decisive le mie parole, una sconosciuta, ma…..a volte chiedere aiuto è difficile, e peggio ancora accettarlo, ma si può fare. Racconta i tuoi sentimenti a chi ti è vicino, e se sei solo cerca” suicidio” su google come dicevano prima e trova un supporto psicologico, rivolgiti a qualcuno. Per favore non rimanere solo. Non lasciare sulle tue spalle il peso del mondo.
@ Claudio:
Caro Claudio,
Io sono quasi nella tua stessa condizione, ma non ho la fortuna di avere un lavoro, tu quale lavoro fai?
e non ho ne moglie(o cmq una relazione stabile) ne figli…
Tu quale metodo avresti scelto??
Grazie
Ho già cercato aiuto, prendo farmaci, ricevo buona consulenza psicologica e psichiatrica, insomma, ci sto provando, ma mi sembra quasi impossibile farcela… Mi isolo, non riuscirò mai ad avere moglie e figli, non ho amici, credo non riuscirò a laurearmi… Sono del tutto da solo. Anche se i farmaci mi aiutano a non stare perennemente depresso, mia condizione non cambia. Vorrei tanto farcela e mi auguro ancora di riuscire a stare bene e felice, non vorrei finire così, ma ormai sono troppo stanco di battagliare in una guerra che mi sembra già persa… Mi manca solo il colpo di grazia per trovare il coraggio di mollare tutto, accettare la sconfitta…
Comunque sia, devo ritrovare un po’ di serenità e sperare una svolta inattesa… Voglio credere che magari ancora possa riuscire a superare quest’incubo…
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Ciao Renzo,
devi essere tu a cambiare la tua vita, non aspettare che cambi. Puoi farlo, credimi. Parti da un piccolo passo alla volta… ad esempio dici che ti isoli, hai provato a fare volontariato, a volte aiutare gli altri è un modo per ridimensionare i propri problemi oltre che per sentirti utile. La vita è fatta anche di sconfitte piccole e grandi, ma fa parte del gioco, non è mai una sconfitta completa… cerca di essere felice anche delle piccole cose, tante persone sono sole, ma anche nella solitudine puoi trovare un equilibrio… inoltre cerca di non pensare ossessivamente al fatto di essere solo, distraiti, leggi, trova un hobby… la serenità puoi crearla, credimi, è un percorso lungo e non sarai ogni giorno felice, nessuno lo è. Ma avrai notato che esistono persone malate di cancro, persone che fanno un lavoro duro e che pure conservano un sorriso e la gioia di vivere… questo dimostra che la felicità non viene da una vita in discesa senza difficoltà, viene da come sappiamo affrontare le sfide di ogni giorno, a volte bisogna ridimensionare i problemi, affrontarli, se va bene va bene, se va male pazienza… siamo noi che ci puniamo per le nostre sconfitte, e invece dovremmo essere comprensivi prima di tutto con noi stessi… non fartene una colpa se sei solo, non concentrarti sul problema, concentrati sulla soluzione… vedrai puoi farcela, non mollare!
@ Paola:
Grazie Paola per le gentili parole!
“Esalare l’ultimo respiro”: un’espressione che capita di usare il più delle volte in senso figurato.
Assume un peso ben diverso se usato in senso letterale; diventa, poi, impronunciabile se la usi riferendoti a colei che ami, unica ragione di vita. Ci sono sensazioni che non si riesce a descrivere: i momenti in cui tua moglie (quarantenne e con la quale hai passato oltre 19 anni di vita), dopo quasi due anni dalla scoperta del secondo tumore (questa volta al Pancreas – metastasi del primo al seno operato sette anni prima e curato per sei), si sforza di far entrare ossigeno nei polmoni. Il primo respiro … il secondo … il terzo …, il quarto non arriverà mai, sebbene tu, abbracciandola, vorresti darle i tuoi polmoni per avere almeno un altro secondo con lei, un suo sguardo, un suo sorriso.
In quel momento, però, ti rendi conto che devi lasciarla andare perché la sua sofferenza è, oramai, insopportabile: per questo le dici una bugia sussurrandole all’orecchio “non ti preoccupare per me, lasciati andare”. Passano i giorni, le settimane, i mesi e il dolore dell’anima diventa sempre più forte. Ogni battito del cuore è una martellata, i giorni sono interminabili e devi sfinirti cercando di non chiudere mai gli occhi rimanendo ancora sveglio perché sentiresti il vuoto. Le lacrime sgorgano incontrollabili, spontanee, quasi un tentativo inconscio di far sfogare il dolore dell’essere.
Ed è proprio questo il dolore insopportabile, “essere” senza lei. Non cerchi una ragione (e non potresti comunque trovala) sapendo che la morte fa parte della vita: ma più passa il tempo e più ti rendi conto di non riuscire a sopportare la vita e i suoi inutili affanni. Allora inizi a sperare che ti capiti qualcosa che ponga termine alla vita: pensi “si sente continuamente di incidenti, infarti, ictus, ischemia” … qualsiasi cosa ti consenta ti correre verso lei, almeno sperare. Invece i giorni passano e quella che gli altri chiamano vita, continua, ma tu non vuoi. Allora inizi a pensare come aiutare il tuo destino rendendoti conto che non sai fino a quando la vita, la tua vita, si imporrà.
Mio dolcissimo Amore,
quando più le palpebre chiudo,
allora gli occhi ad altra vista s’aprono.
Durante il giorno videro le cose del giorno,
ma quando dormo, in sogno, essi vedono te:
ombra amata che riaccendi il buio,
stella nella notte, che sole saresti nell’abbagliante luce del giorno.
Ogni giorno sarà notte senza te,
ed ogni notte luminosa sarà se tu in sogno verrai da me.
(Shakespeare – Sonetto 43)
Ti Amo, ora e per sempre.
@ icomoi1992:
Caro icomoi1992, come ti capisco. Le tue sembrano parole che io stesso scriverei. La mia ragazza è deceduta 4 mesi fa in un incidente stradale. Stavamo insieme da nove anni. Era la felicità pura. Ed ora non so cosa fare, dove andare. Ho smesso di lavorare. Non dormo. Niente ha più senso. Come scrivi tu … “la vita e suoi inutili affanni”. A che serve vivere? E perché gli altri ti incitano a vivere? Ma a che serve? Qual’è lo scopo? Io non ho ancora trovato il coraggio di togliermi la vita ma ci penso ogni giorno. È l’unica cosa sensata che mi passa per la testa. Il resto è sofferenza, disperazione, impotenza, rabbia, stanchezza cronica e consapevolezza amara che niente al mondo potrà farla tornare in vita. Niente. Mai più. Allora a che serve sperare? Cosa sperare? Io non vedo nessuna via d’uscita fuorché uscire di scena. La vita può anche essere bella. Lo so. Ma a me è capitata quella brutta. Una mela marcia. Una vita marcia. E io una mela marcia non la mangio. La butto. È una questione di dignità.
Carissimo, è difficile entrare in questa discussione, ma non riesco ad esimermi dal farlo. Ho perso un fratello a 17 anni, per malattia ed il mio dolore è stato immenso, ma nullo a quello di mia madre e mio padre. Eppure sono lì ad affrontarla la vita, che ha dato loro il dolore più grande che si possa ricevere. Hanno me, i nipotini che sono arrivati dopo qualche anno dalla perdita, ma soprattutto hanno ancora lui nel cuore. Si può vivere per ricordare, è un’ottima motivazione. Hai pensato al dolore dei genitori di questa fanciulla? Buttare via la tua vita perché la tua ragazza non c’è più li distruggerebbe ulteriormente. Come pure le persone che ti sono care, la tua di mamma, o un altro familiare, e gli amici. Esiste il sole. E solo x questo vale la pena di vivere. Lei era la felicità pura? Non avrebbe mai lontanamente pensato quello che ora affermi tu, offri rispetto al suo ricordo e vivi come lei vorrebbe. La felicità è momentanea, la serenità è invece più duratura. Cerca, cercate tutti voi, quella. Se da soli non riuscite (spesso è oggettivamente impossibile)…chiedete aiuto. La vera dignità è avere il coraggio di chiedere aiuto. Per favore.
La mia amica ha appena subito un trapianto di cuore. E non sarà mai più forte come prima però potrò tornare a vivere. Io sono sempre pessimista, quando ho saputo dell’operazione, ero certa che sarebbe morta e che io avrei perso la parte migiore di me. Questo è un messaggio di speranza, sperate, perchè tutto può cambiare quando meno ve lo aspettavate!1
@ Lara:
Questo è un commento bellissimo, grazie Lara. La vita vale tantissimo, a prescindere dalle difficoltà.
Stavo ragionando…(non hanno lavoro per cui aspetto di vedere se c’è qualcosa sennò mi toccano le ferie forzate) e mi chiedevo: in una vita di dolore come la mia in cui non c’è luce fuori dal tunnel, in cui ogni giorno peggiorano le cose, in cui non ho più parenti, sono sempre sola a casa, una vita sterile, in cui porti pesiimmensi sulle spalle, una vita fatta di umiliazioni e vessazioni continue, perchè sono fragile ed i fragili vengono calpestati sempre, che senso ha sforzarsi?
Passo le giornate a letto, infelice e sofferente…non vedo motivo per andare avanti.
Non ho più proprio la forza per farlo…
…per me è inutile…
Ero solare, mi hanno spenta dentra.
Ero vivace ed allegra. Sono cupa e malinconica.
Ero ciarliera. Ora sono silenziosa.
Portavo gioia, ora porto solo il mio dolore.
Avevo speranze, ora sopravvivo a malapena.
Inutile andare avanti ci ho provato tantissimo dodici anni di lotte, sofferenze psicologiche, abusi, violenze, mobbing, perdite di persone amate, malattie, dolore, ora vivo una vita da vegetale…ho le ginocchia che non mi permettono di camminare, non ho più intimità perchè le medicine hanno spento gli stimoli, non vedo bene e scrivo male per i farmaci, ho sempre sonno nausea e mal di testa, dolori lancinanti, che vita è? Non credo più in nessun Dio.
Vorrei che qualcuno mi aiutasse solo ad andar via per sempre.
Non ho paura del dopo, ho paura di ora, di questo patimento.
un giorno andrò via da qui, se mai riuscirò, spero qualcuno confortà stefy…solo questo.
Io sarò sicuro più felice così.
Sono troppo stanca, ormai sono arrivata alla fine.
@ may:
Ciao, una mia amica carissima ha sempre insegnato ai suoi bimbi: Volere è potere. Ora va in pensione e ha ricevuto tante lettere dei suoi ex allievi in cui gli raccontano quanto questo suo Forte insegnamento sia servito loro. Io cerco sempre di ricordarmelo ogni volta che mi sembra di affogare, di affondare nelle difficoltà, e alla fine tutto si supera…ho sofferto di depressione ed è passata anche quella, anche se la melanconia è latente ed ogni tanto si riaffaccia. Se eri solare, vivace allegra e gioiosa…è la tua natura devi solo andare a cercare dove queste tue caratteristiche sono finite, dove le tieni nascoste. Hai perso le speranze? Cercane di nuove, lascia stare le vecchie. Le difficoltà, il dolore, le cattiverie, schiacciano se tu glielo permetti, altrimenti rafforzano. Credo che tu non sia debole, ma solo una tigre stanca (se hai lottato x 12 anni!) . Il sono di quelle che non ha mai creduto di valere molto, o meglio non ho mai pensato di fare cose speciali, eppure così era, l’ho scoperto solo dopo la sofferenza, le delusioni, il mobbing…..Ed ora la mia amica mi ha insegnato un suo motto, che è sembrato calzare perfettamente con me….”Se mi osservo e mi giudico, mi vedo modesta, ma se mi confronto, divento presuntuosa”. Che dici? Io credo che possa valere anche per te, credici anche tu, e la tua allegria tornerà. Prima o poi tutti andranno via…..ma la vita è un dono, anche e soprattutto se è difficilee;=)))
Scusa, ma, ritengo che, essendo inoltre maggiorenne, il mio corpo e le decisioni che prendo al riguardo appartengano solo a me. Non ho bisogno che i censori di nternet mi facciano da babysitter?
Hai mai considerato l’ipotesi che il suicidio è un atto talmente estremo che nessuno verràinfluenzato nella decisione da quali sono i primi risultati cercando la parola su google?
Per esempio, a me, nel momento in cui magari le mie considerazioni le ho fatte e voglio solo trovare informazioni su come evitare il dolore fisico, mi da impressionentemente al cazzo finire su un sito buonista e giudicante come il tuo