Vegano per colpa di una zecca? Sembra assurdo ma potrebbe essere proprio così. Lo ha reso noto una ricerca condotta da un gruppo di scienziati della Vanderbilt Unversity. Ma attenzione, prima di lasciarsi andare a sarcasmo e battute, è bene sottolineare che parliamo di una vera e propria malattia.
O meglio della conseguenza del morso di questa zecca. Il suo nome è Lone Star State o dermacentor variabilis. E l’improvvisa trasformazione delle persone da onnivore a vegane è direttamente collegata ad una sostanza che l’aracnide inietta nel corpo umano. E’ una sorta di reazione allergica che provocherebbe il rifiuto, di tipo permanente oltretutto, dell’organismo nei confronti della carne. E’ un problema di assunzione e “smaltimento” della carne e il malessere sarebbe così importante da costringere, volenti o nolenti, le persone colpite a mangiare solo verdure trasformando ogni singolo individuo in vegano.
Al momento l’intera questione è presentata come una teoria perchè i ricercatori dell’università americana si sono limitati a raccogliere statisticamente i dati ed a tentare di verificare il perchè molte persone morse da questa particolare zecca abbiano avuto la necessità di cambiare la loro dieta. I sintomi del morso da parte della zecca sono: brividi, problemi respiratori, pressione bassa e nei casi più gravi shock anafilattico.
Tutti sintomi tipici di un’allergia. Di solito il tutto si risolve con una normale profilassi antibiotica tipica di questi casi e con una terapia a base di antistaminici. Ma passata la parte acuta del disturbo, rimane il rifiuto, anche organolettico, nei confronti della carne. E la colpa, secondo gli scienziati, dello zucchero Alpha Gal. Noi nel nostro organismo non possediamo questo elemento, ma esso è presente anche nelle carni bovine. Automaticamente l’organismo nel quale questa sostanza viene iniettata dalla zecca, riconosce come “nemico” tale zucchero e contrappone allo stesso gli anticorpi sviluppati dopo il morso, creando il suddetto rifiuto.
Ovviamente maggiori ricerche saranno necessarie e già sono in partenza negli Stati Uniti. Ma il fatto è abbastanza curioso di per se stesso, non trovate?
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