Questa mattina la Croce Rossa ha annunciato di aver consegnato alle Regioni le prime 500 mila dosi di vaccino contro l’influenza da virus A H1N1, il famoso virus dell’influenza suina. Ma anziché essere accolta da un sospiro di sollievo, questa notizia ha scatenato diverse polemiche.
Le prime sono dovute all’esiguo numero di dosi. Troppo poche, tanto da non riuscire a vaccinare nemmeno tutto il personale medico, che di diritto ha la precedenza su tutti. Figuriamoci se rimarrà qualcosa per le forze dell’ordine e gli altri lavoratori utili, per cui si prospetta un rinvio di settimane, se non di mesi.
Dall’altra parte però si presenta il problema contrario. Pare infatti che i medici siano contro il vaccino, e che saranno in pochi a farlo. Secondo i dati degli ultimi anni, meno del 30% del personale medico di tutta Italia si sottoponeva al vaccino influenzale, e secondo le prime dichiarazioni, sono ancor di meno quelli che vogliono fare quello dell’influenza suina, in quanto malattia meno pericolosa dell’influenza di stagione.
Intanto le Regioni cominciano ad organizzarsi su come diffondere il vaccino. Ad esempio Toscana ed Emilia Romagna hanno deciso di consegnare le dosi ai medici di famiglia e ai pediatri, Veneto e Lombardia alle ASL. A breve la situazione sarà più chiara.
[Fonte: Newsfood]