Cala il numero delle vaccinazioni obbligatorie alle quale vengono sottoposti i bambini . E l’Italia viene richiamata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quello delle vaccinazioni sta diventando un problema anche nel nostro paese.
Al quale il Ministero della Salute sembra intenzionato a prendere provvedimenti. Sul tema delle vaccinazioni purtroppo vi è una disinformazione di base molto ampia. Come ogni medicinale, è ovvio, possono esserci degli effetti collaterali o sopraggiungere delle complicazioni. Ma questo su base teorica. Le formulazioni create per i bambini nelle vaccinazioni obbligatorie sono state formulate in modo sicuro e sono da anni inoculate senza problemi.
In Italia nel 2013 è stato registrato il livello più basso di vaccinazioni obbligatorie per i bambini. Valori che non si registravano dal 2003. Vaccinazioni come l’antitetanica e l’antipolio, importante per i più piccini sono ancor piùa calate nell’ultimo anno portando gli esperti a parlare di un “serio problema di sanità pubblica”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha puntato poi il dito in particolare sulla vaccinazione contro il morbillo la cui mancata copertura, sebbene la stessa sia solo consigliata, rischia di avere ripercussioni gravi sia sulla salute dei bambini che su quella degli adulti. Non dimentichiamo l’ultima epidemia registrata qualche settimana fa in California presso il parco giochi della Disney e come il contagio si sia poi allargato a macchia d’olio.
I dati italiani provengono dall’Istituto Superiore di Sanità e mettono in luce quanto questa nuova “moda” di non vaccinare i propri figli, basandosi su dati di dubbia provenienza e su condizioni errate, si riveli pericolosa per la salute di tutti. E se pensiamo che nel 2015, anno fissato per l’eradicazione totale della malattia in Europa vi sono ancora persone che si ammalano dello stesso e riportano serie conseguenze per una vaccinazione mancata, è palese che questo atteggiamento di avversione non sia il massimo per il benessere delle persone.
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