L’amoxicillina, tra gli antibiotici più usati per la cura delle infezioni batteriche, è inutile contro le infezioni delle vie respiratorie, se non addirittura dannoso se non c’è un reale sospetto di polmonite, favorendo una resistenza al farmaco. A rivelarlo, un nuovo studio condotto da un team internazionale di ricercatori, pubblicato sulla rivista Lancet Infectious Deseases.
Secondo gli esperti quando c’è un infezione alle vie respiratorie non è mai semplice capire se è di origine virale o batterica, anche perché i sintomi sono simili. Per distinguerli, infatti, servirebbero analisi mediche più approfondite, ma spesso i medici di base risolvono la “faccenda” prescrivendo gli antibiotici, che in realtà sono utili solo contro le infezioni batteriche.
I ricercatori hanno preso in esame 2 mila pazienti con un’infezione alla basse vie respiratorie per cui non c’era sospetto di polmonite. Metà di loro è stata trattata con l’amoxicillina, mentre l’altra metà con un semplice placebo. In questo modo, è emerso come tra i due gruppi non vi fossero grandi differenze. L’antibiotico, infatti, non aveva effetto né sulla gravità dei sintomi, né sulla loro durata. Rendeva meno probabile l’insorgere di nuovi sintomi o il peggioramento di quelli in atto, ma rispetto al placebo provocava effetti collaterali come nausea, diarrea o eritema.
Secondo uno degli autori dello studio, Francesco Blasi, direttore del Dipartimento di Broncopneumologia presso il Policlinico di Milano:
Gli antibiotici sono responsabili di un lieve beneficio nel decorso della malattia ed evitano che la malattia peggiori, specialmente nei pazienti con meno di 60 anni. Ma non è giustificato un loro uso indiscriminato, dato che in diversi casi gli effetti collaterali superano questi lievi benefici. Il trattamento antibiotico è importantissimo in casi selezionati, e questi farmaci curano efficacemente la polmonite.
I medici, almeno nella mia esperienza personale, prescrivono antibiotici con troppa leggerezza, anche quando si tratta di bambini, senza considerare che distruggono la flora batterica autoctona e di conseguenza indeboliscono molto l’organismo. Non è un mistero, del resto, che la buona salute comincia dall’intestino.
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