La variante Delta del Covid-19 sta portando andamento dei contagi in tutto il mondo: ne sono un esempio plateale l’Inghilterra e la Spagna al momento. Anche in Italia il numero dei malati sta risalendo, trascinato da questa variante, sarebbe riconoscibile dagli starnuti.
Variante Delta, sintomi diversi
Per più di un anno la popolazione si è abituata a rimanere allerta per ciò che concerne il coronavirus in base a una determinata sintomatologia che, per questa variante nello specifico, sembra cambiare. Una volta erano febbre, tosse secca e spossatezza ad essere le manifestazioni più palesi del covid: la mutazione indiana dello stesso è invece caratterizzata da naso che cola, gola infiammata e mal di testa con lo starnuto come sintomo più frequente.
La variante Delta sembrerebbe a portare a sintomi meno gravi e più simili al raffreddore comune per le persone e quindi più difficili da individuare, insieme ad una maggiorata contagiosità. Ecco quindi che questo caso l’esecuzione di test specifici, tramite i quali si può determinare la composizione esatta del genoma del virus, diventa basilare. Solo in questo modo è infatti possibile scoprire a quale ceppo l’infezione appartenga. Quel che si sa di questa variante è che decisamente molto più contagiosa di quelle precedenti e che, complice l’allentamento delle regole di protezione messa in atto dagli Stati, si sta espandendo con facilità dovunque.
Vaccino valido anche contro la variante
L’unica cosa che sembrerebbe fermare la minaccia caratterizzata da questa variante è il vaccino, ma solo una volta completato il ciclo. Le vaccinazioni disponibili contro il Covid-19 sono tutte valide contro questa mutazione, ma solo una volta che la persona ha ricevuto anche la seconda dose. Dopo la prima inoculazione infatti la protezione nei migliori dei casi è al 30%: sale in modo importante una volta finito il ciclo vaccinale.
Non si deve prendere sotto gamba la capacità di diffusione della variante Delta del coronavirus, sia per ciò che concerne la salute pubblica sia per quello che può significare un nuovo picco epidemico per il mondo del lavoro. il Regno Unito è l’esempio sostanziale di ciò che succede se la copertura vaccinale non è completa e si ritorna ai comportamenti pre-pandemia: il numero dei positivi sta aumentando in maniera esponenziale soprattutto tra i giovani, la cui maggior parte è solo parzialmente vaccinato.
Per abbattere la catena dei contagi da coronavirus tra la popolazione è quindi necessario vaccinarsi il prima possibile, continuare a portare la mascherina nei luoghi chiusi ed evitare gli assembramenti sia all’aperto che all’interno.