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Ebola: sintomi, contagio e cure

Il virus ebola è uno dei più pericolosi sul nostro pianeta. Scopriamo insieme quali sono i sintomi della malattia, come evitare il contagio e se vi è una cura efficace per questa patologia.

I sintomi dell’ebola

I sintomi dell’ebola appaiono nell’essere umano circa dopo una settimana di incubazione. Attenzione: a seconda del ceppo e delle condizioni della persona tale periodo di tempo è molto variabile. Di media la sintomatologia fa la sua comparsa tra i 10 ed i 15 giorni dopo il contatto della persona con il virus, ma può capitare anche che essa si manifesti dopo due soli giorni. I principali sintomi sono:

  • Febbre alta
  • faringite
  • mal di gola
  • mal di testa
  • malessere generale

Possono comparire anche vomito e nausea. Dopo circa una settimana iniziano ad apparire i segni tipici che danno modo di riconoscere l’ebola come le emorragia interne degli organi e le emorragie cutanee.

Come avviene il contagio da Ebola

Il contagio da ebola tra essere umani avviene per contatto stretto, a causa dello scambio di fluidi corporei. Quindi o attraverso il sangue o altri fluidi biologici. Di solito i contatti casuali non presentano rischi, a meno che non vi sia una particolare esposizione ai suddetti fluidi. Nei paesi colpiti la maggior parte dei contagi avvengono addirittura dopo la morte della persona, per via della “manipolazione” che naturalmente avviene quando un proprio caro muore e si ha il desiderio di toccarne le mani o il viso prima dell’inumazione. E’ comunque necessario riuscire ad isolare l’infezione prevenendola e quindi facendo molta attenzione. Ricordiamo che il contagio non avviene per via aerea ma per contatto della persona con vomito, saliva, sangue o feci della persona infetta.

Esiste una cura per l’ebola?

Attualmente non esiste nessuna cura o terapia valida contro l’ebola. Molti ricercatori in tutto il mondo stanno sperimentando diversi sieri nella speranza di trovarne uno universalmente valido. Per aiutare la persona malata bisogna reintegrare i fluidi che perde, effettuare trasfusioni, dare al sistema immunitario del malato la forza di combattere per la guarigione.

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