Influenza A: ne abbiamo sentito parlare ogni giorno per settimane fino a pochi mesi fa. La corsa ai vaccini dei governi ci aveva fatto pensare al peggio. La polemica vaccino sì/vaccino no aveva sollevato un dibattito senza precedenti, con alcuni medici ed operatori sanitari che non si sentivano di consigliarlo ai pazienti né tantomeno di sperimentarlo sulla propria pelle. E se le scorte di vaccino giacciono in gran parte inutilizzate nei magazzini, l’influenza A dov’è finita? In questo momento la pandemia, stando agli esperti, si troverebbe in uno stato dormiente. Che non se ne parli più con la stessa attenzione non significa dunque che sia completamente scomparsa.
E di virus A-H1N1 si è parlato oggi a Roma a margine della “‘Tavola rotonda sulle nuove frontiere della genomica: applicazioni in campo virologico”. Maria Rosaria Capobianchi, direttore del Laboratorio di Virologia dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, ha spiegato che
sembra che il virus H1N1 stia seguendo un decorso blando, simile a quello della pandemia meno grave fra le tre che si sono verificate nel ‘900. Ma i virus sono imprevedibili e non bisogna abbassare la guardia. Non sappiamo cosa succederà e c’è molta attenzione nel rilevare i primi casi della possibile nuova ondata di contagi. L’importante sarà infatti mantenere alta l’allerta e procedere, come lo scorso anno, con un lavoro di vigilanza efficace, che ha visto il mondo unito e impegnato come un unico laboratorio.
[Fonte: Adnkronos Salute]